Bakkali favorita, Rontini outsider, Proni in corsa

Il Pd candida tre donne. Gli uscenti sono Pagani (Camera) e Collina (Senato). La 44enne faentina: "Mi batterò su ogni voto"

"Per noi è fondamentale candidare esponenti politici che sono vicini ai problemi dei cittadini, delle imprese e degli enti locali e per questo sono stati apprezzati da tutti". Così il segretario provinciale Pd, Alessandro Barattoni, motiva le candidature che rappresenteranno i democratici ravennati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Si tratta di Ouidad Bakkali (uninominale e proporzionale Camera), due mandati come assessora del Comune di Ravenna e ora presidente del consiglio comunale e vice segretaria regionale Pd; Eleonora Proni (proporzionale Senato), in passato vicepresidente della Provincia, al secondo mandato come sindaca di Bagnacavallo e presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna; Manuela Rontini, (uninominale Senato nel collegio Ravenna-Ferrara) faentina, in Consiglio regionale dov’è presidente della commissione Attività produttive.

Tre donne, quindi, all’interno delle quali l’elettore sceglierà i sostituti del deputato Alberto Pagani e del senatore Stefano Collina. Rispetto al 2018 sono cambiate tante cose ma, soprattutto, c’è una nuova legge elettorale che ha modificato i confini dei collegi e ridotto il numero dei seggi. Bakkali è considerata vincente per la Camera, Proni è in buona posizione nel proporzionale Senato. La storia di Manuela Rontini è invece tutta da scrivere. Il collegio uninominale Senato Ravenna-Ferrara è dato al centrodestra. A lei il compito di sovvertire il pronostico. Pare che nelle ultime ore, prima del ‘chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori’ l’abbiano incitata a candidarsi il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’assessore regionale Andrea Corsini, il sindaco Michele de Pascale. Ieri si è speso per lei il senatore Stefano Collina con un lungo articolo su Facebook. "Mi piacciono le sfide impossibili" dice la faentina. "Ho già parlato con gli amici di Ferrara che appoggeranno questo mio impegno. Ogni voto è contendibile. Parlerò con tutti i delusi da coloro che hanno fatto cadere il premier Draghi". Dalle tre candidate, il ringraziamento a Barattoni per il risultato incassato "in giorni non facili. Adesso spetta a noi spiegare la nostra idea d’Italia".

"Non c’è pareggio – commenta Barattoni - o vince l’Europa comunitaria o quella dei nazionalismi. Ci batteremo sul tema dei diritti, per noi è il momento, per loro non lo è mai. Il centrodestra farà una campagna elettorale evocando complotti, inventando nemici, facendo leva sulla paura e facendo proposte prese dall’albero dei miracoli. Le nostre candidate sono persone serie e credibili che i cittadini conoscono e sulle quali ripongono fiducia perché le hanno viste al lavoro a fianco dei cittadini. Tutto il Pd di Ravenna – conclude Barattoni - è pronto a lavorare insieme agli alleati e a tutti i volontari per raggiungere il miglior risultato possibile".

Lo. Tazz.