Quella di Sauro Ballardini a Lugo, è una delle ultime botteghe storiche ancora attive. Sauro il barbiere ha iniziato nel 1965. Aveva 11 anni ed era ‘gargino’, ovvero il garzone di bottega nel salone del cognato Giovanni Baroni – per tutti Italo – che aveva avviato l’attività tre anni prima, nel 1962, in via Magnapassi. Baroni-Ballardini barbieri era l’insegna. Oggi, dopo il trasferimento avvenuto nel 2000, l’attività è in via Emaldi. Italo, alla soglia degli 80 anni, ha smesso 5 anni fa, lasciando tutto, appunto, a Sauro: "A Italo devo tutto, è stato lui ad insegnarmi il mestiere e ad introdurmi in questo mondo, compresi i segreti per intrattenere i clienti. Aveva lavorato nei saloni di Bologna, diventando uno dei migliori di tutto il Lughese e del Ravennate. Io ho cominciato come gargino poi, piano piano, stando lì, e osservando le sue mosse, ho imparato e sono andato avanti. La bottega era in via Magnapassi, vicino a Gianni il macellaio. Poi ci siamo trasferiti al civico n.12 di via Emaldi. Con Italo abbiamo lavorato insieme fino a 5 anni fa, quando ha deciso di ritirarsi".
Il percorso di Sauro Ballardini è stato molto lineare: "Mi sono appassionato subito e non ho mai sentito l’esigenza di spostarmi o di fare altro. Mi sono affezionato all’attività a al mestiere. Una attività anche divertente. Il negozio non era sono solo una barberia, ma era diventato una sorta di ‘cinema’ quotidiano, frequentato da personaggi che hanno fatto la storia di Lugo. Oltre all’attività professionale, c’era veramente da divertirsi tanto".
Il salone si sviluppa su una superficie di 45 metri quadrati ed è rimasto uno degli ultimi baluardi nell’arte della barba e dei capelli: "Quando cominciai negli anni 60 – ha proseguito Sauro Ballardini – solo nella loggia del Pavaglione c’erano 8 barbieri, più altri due, fuori. Adesso siamo rimasti in due, ovvero Rubens, sotto il Pavaglione, e il sottoscritto. Il lavoro? Certo, non manca. Il mio target va dai 50 anni in su. Vengono anche i ragazzini, ma poiché vanno i tagli corti ai lati, in tanti preferiscono prendere altre strade".
Da Sauro, che riceve per appuntamento, ad andare per la maggiore sono dunque le barbe: "Sono in pensione, però resto al lavoro, perché sono affezionato a questo mestiere, ma anche per pagare le tasse. Nel corso degli anni, i clienti che vengono a farsi la barba, anche per cercare un po’ di relax, sono triplicati. Al sabato, in particolare, faccio fatica a starci dietro". L’alluvione del 2023 ha portato danni ("L’alluvione dello scorso anno ci ha colpito; siamo andati sotto di 60 centimetri di acqua e melma"), ma con la forza di volontà anche quella criticità è stata risolta.
Da Sauro, la qualità è di casa: "I prodotti che utilizzo sono solo di alta gamma. Ad esempio, per il dopobarba, da 60 anni uso la linea spagnola Floid, una delle migliori, così come uso le creme della Gillette. Le lame vengono rigorosamente cambiate ad ogni barba. Per gli shampoo e i gel, mi affido invece a marche francesi e inglesi".
I clienti? "Non sono solo lughesi; ma vengono anche da Ravenna, Bagnacavallo, Fusignano, Alfonsine e Cotignola. Nel corso degli anni, soprattutto quando il teatro Rossini era attivo e ospitava le rappresentazioni, molti attori venivano in negozio". E infine il futuro: "Purtroppo non ho ‘eredi’, perché i giovani di oggi vogliono fare i parrucchieri da donna".