Balneari, lo sciopero dei record a Ravenna

Ombrelloni chiusi in tutto il litorale: grande adesione allo stato di agitazione per chiedere risposte al Governo sulle concessioni

Ravenna, 9 agosto 2024 – Ombrelloni chiusi e stabilimenti fermi fino alle 9.30. Grande adesione allo sciopero nazionale di stamattina a Ravenna e a Cervia, dove gli imprenditori balneari si sono uniti e stretti nella mobilitazione indetta per la mancata risposta del governo sul dibattito delle concessioni. 

Ombrelloni chiusi a Milano Marittima
Ombrelloni chiusi a Milano Marittima

Il rumore della protesta ha coinvolto tutta Italia, e sul litorale ravennate lo stato di agitazione ha coinvolto quasi tutti gli stabilimenti, appoggiati dalla clientela, che comprende il motivo dello sciopero. 

A Cervia

Gioiscono le sigle principali della categoria di Cervia. “Ringrazio tutti i colleghi che hanno capito che la posta in gioco è altissima e hanno aderito a questa forma di protesta, che  vuole essere  una luce accesa e una spinta al Governo, affinché emani le direttive nazionali – afferma Gino Guidi, presidente Sib Confcommercio Cervia  -. Abbiamo segnali che tanti clienti hanno capito il nostro problema e ci invitano a proseguire la nostra battaglia, che non vuole altro che difendere il lavoro di piccole imprese e di tante famiglie. Non lasceremo a maghi improvvisati la soluzione dei nostri problemi che sono seri, concreti e che riguardano migliaia di imprese”.

Concorda Massimo Ferrari, presidente Fba Confesercenti Cervia. “L’iniziativa è perfettamente riuscita e ringrazio i colleghi per il senso di serietà e di appartenenza che hanno dimostrato. Stiamo difendendo il nostro lavoro e un modello turistico balneare che, per qualità e servizi, ci distingue in tutta Europa nel mondo. Siamo pronti e collaborativi per poter trovare una soluzione che riesca, nell’ambito della legalità e dei principi europei, a mettere riordino a un sistema turistico fondamentale per tutta l’economia turistica nazionale e che tuteli il patrimonio aziendale costruito in tanti decenni. I commenti del Governo dell’ultima ora ci fanno ben sperare ed è per questo che le iniziative programmate per il 19 e il 29 agosto sono state annullate. Le prossime settimane saranno cruciali per l’emanazione delle direttive che aspettiamo da tempo”. 

A Ravenna

Ottima riuscita anche a Ravenna: la costa ha aderito per il 98% allo sciopero, che ha coinvolto anche la clientela. “Abbiamo dimostrato che la categoria è unita e la partecipazione ha superato di molto le aspettative – spiega Giacomo Rossi, presidente Sib di Confcommercio Ravenna -. Al nostro fianco, la clientela che ha capito le nostre ragioni. Ora continueremo a lavorare, in attesa dei primi di settembre, quando dovrebbe smuoversi qualcosa a livello governativo. Ma serve una risposta: per noi, lavorare senza senza sapere se quello che abbiamo costruito negli anni ci sarà l’anno prossimo è deleterio”. 

Soddisfatto anche Massimo Rustignoli , presidente di Cooperativa Spiagge Ravenna. “Abbiamo registrato una forte partecipazione, che dimostra la compattezza della categoria – dice – al momento d’attenzione organizzato per chiedere al Governo e alle istituzioni di intervenire il prima possibile sul tema delle concessioni. E crediamo nell’impegno che il Governo ha preso, per questo abbiamo sospeso le successive date di sciopero. I clienti sono con noi, lottano con noi: questo significa che gli utenti sanno e riconoscono il rischio che si corre”.