"Balneazione, i controlli sono una sicurezza"

Bagnini e albergatori d’accordo sulla necessità di fare le analisi, ma qualche turista preoccupato ha cancellato le prenotazioni

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Vedere la costa romagnola per buona parte col divieto di tuffarsi in acqua non ha lasciato indifferenti turisti, operatori economici e amministrazioni comunali. Dopo ore concitate a seguito dell’ordinanza sul divieto temporaneo di balneazione, alla quale ha fatto seguito dopo poche ore la revoca perché i risultati delle analisi erano rientrati nella norma, ieri la situazione è lentamente tornata sotto controllo. Tutti d’accordo su due punti: l’ordinanza andava fatta e i controlli anche perchécosì si garantisce una balneazione sicura. E il target, in tema di controlli, in Emilia Romagna è alto.

Ciò non toglie che un po’ di malumore e qualche interrogativo hanno caratterizzato la giornata di ieri. "Se i parametri sono fuori regola – osserva Bruno Borghetti, titolare del bagno Bruno a Pinarella – sull’ordinanza non si discute. Occorre però ragionare sul perché dello sforamento e le eventuali cause. Poi la circoscrizione a ‘macchia di leopardo’ è difficile da spiegare ai turisti. L’acqua si muove e non è sempre facile spiegare perché a cinque metri di distanza il bagno si può fare. Considerando che già luglio è fiacco, dal punto di vista delle presenze, questo sforamento non ha aiutato". E poi ci sono i turisti che hanno prenotato le vacanze e che ancora devono arrivare.

"Sulla vicenda legata all’ultimo divieto di balneazione – spiega Gianni Casadei, presidente Federalberghi Ascom Cervia – i ragionamenti da fare sono diversi. Intanto, sarà necessario capire le ragioni effettive per le quali un tratto di costa della Regione così lungo ha subito un innalzamento del parametro che ha portato la giusta emanazione delle ordinanze. Se il problema si può risolvere occorre farlo ed evitare il ripetersi di quanto accaduto che ha prodotto cancellazione di camere da parte di turisti. Resta fermo il punto che la regione ha un sistema invidiabile di monitoraggio delle acque che va mantenuto e tutelato. Questo significa volere bene al turista e al cittadino che in estate vuole godersi il mare. Un mare controllato è un bene per tutti. In altre Regioni se i controlli fossero come quelli applicati da noi non si potrebbe certamente fare il bagno tutti i giorni. Per cui sì, la situazione delle ultime ore non è stata piacevole, ma significa che la salubrità delle acque è un punto fermo da garantire". Il sindaco di Cervia Massimo Medri interviene con parole rassicuranti. "Il sistema di controllo delle acque in Emilia Romagna – sottolinea – viene adottato da tempo ed è una garanzia per i turisti e i cittadini. Le procedure e i prelievi rispettano le regole previste dall’Europa. Ci sono punti precisi di prelievo e nelle zone dove i risultati non sono in linea con i parametri la balneazione va sospesa. Voglio però tranquillizzare turisti, cittadini e operatori economici: non c’è alcun rischio o problema di balneazione. L’ordinanza è stata revocata. Il sistema di monitoraggio continuerà a funzionare per garantire la salute dei bagnanti. Quello della nostra Regione è un sistema che mette in sicurezza la riviera".

Ilaria Bedeschi