Miss Italia non piace neppure al Comune, ma per il momento rimane in calendario. Da Palazzo Manfredi arriva la sconfessione della decisione di tenere in piazza del Popolo, il prossimo 26 luglio, la selezione regionale dello storico concorso di bellezza. A pronunciarsi con poche chiare parole è l’assessora Milena Barzaglia, titolare della delega alle Pari opportunità: "il mio pensiero sulla questione è analogo a quello reso pubblico da Sos Donna". L’associazione non aveva esitato a criticare duramente il concorso, definito quale "una kermesse diseducativa nei confronti dei più giovani", in cui "le donne vengono ‘valutate’ in base alla loro aderenza a canoni estetici prestabiliti dagli uomini", "giudicate in base alle loro misure", e "se consone o no a canoni di bellezza". Marco Pellegrini, organizzatore dell’evento come esclusivista per l’Emilia-Romagna replica alle accuse di Sos Donna: "Certe organizzazioni che hanno a cuore la tutela delle donne strumentalizzano il loro mandato per portare avanti politiche femministe". Per Pellegrini "si parla del concorso senza conoscerne i contenuti o il format, che ogni anno si rinnova. Invito gli autori di quelle accuse a venire a vedere il lavoro che c’è dietro il nostro show". E poi puntualizza: "Si parla di ragazze giudicate in base ai centimetri ma non è così, sono stati aboliti dal 1990 su idea di Maurizio Costanzo". A intervenire è anche la patron del concorso Patrizia Mirigliani: "Migliaia di ragazze partecipano in assoluta libertà, e per loro scelta, alle selezioni di una manifestazione che unisce tradizione e modernità. Esse guardano a due obiettivi: soddisfare i loro sogni e cogliere le opportunità di lavoro e possibilità di far conoscere la loro bellezza e il loro talento come è avvenuto in 83 anni a tante artiste famose nel cinema, in televisione, in teatro. Le osservazioni attribuite all’associazione sono sorprendenti, fuori del tempo e contrarie alla realtà". A indignare di più le femministe era stata la scelta di tenere l’evento in piazza del Popolo e non, come accade in altre occasioni e in altri Paesi, in luoghi privati quali hotel e resort, e non in piazza. A oggi il Comune non sembra ancora intenzionato a negare piazza del Popolo agli organizzatori, benché dia l’impressione di sperare in un loro passo indietro. "Sul merito non dissento da quanto dichiarato dall’assessora Barzaglia", precisa il vicesindaco Andrea Fabbri, titolare delle deleghe a commercio e centro storico. "Mi rifaccio a quanto detto da lei. Se da parte degli organizzatori arrivassero richieste per spostare la manifestazione in un altro luogo della città le valuteremo". Filippo Donati