Beaches brew, conto alla rovescia Musicisti da 21 paesi del mondo

Dal 6 al 9 giugno torna il festival sulla spiaggia del bagno Hana-Bi a Marina di Ravenna

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Dal 6 al 9 giugno ritorna il ‘Beaches Brew’, il festival che consente di ascoltare musica dal vivo stando con i piedi sulla spiaggia dell’Hana-Bi di Marina di Ravenna. Per la maratona di quattro giorni, a ingresso libero, sono attesi 21 musicisti i da 21 Paesi al mondo, fra cui Australia, Indonesia, Canada, Uganda e Stati Uniti. "Per questa nona edizione – spiegano gli organizzatori di Bronson Produzioni –, che abbiamo voluto intitolare con un po’ di necessaria ironia ‘Lost in transitions’, abbiamo invitato artisti che adoriamo da tutto il mondo, molti dei quali possiamo chiamare amici. Un festival in cui l’atmosfera, il senso di comunità e amicizia sono sempre stati un filo conduttore".

Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia e la puntata di avvicinamento realizzata nel 2021, si torna dunque alla normalità, con le nuove frontiere della musica dance e world, affiancate da sonorità psichedeliche, punk e retro-futuriste. Il festival prenderà il via il 6 giugno alle 18, al Molo Dalmazia, con lo psych groove degli statunitensi Endless Boogie, il dream pop dei Soft Palms e le sperimentazioni tra afro e psichedelia del collettivo milanese Al Doum & The Faryds. Il giorno successivo si partirà alle 17, nella cornice del Mar di Ravenna, con lo speciale set in solo di Ben Shemie dei Suuns. In serata dalle 20, di nuovo in spiaggia, si terranno i dj set dell’esplosiva coppia ugandese Otim Alpha e Catu Diosis, presentati da Nyege Nyege, collettivo fondato nel 2013 a Kampala che promuove la musica di artisti africani. A seguire i ritmi afro-caraibici di Kelman Duran, il groove di Model Home, l’elettronica catartica di Vera Di Lecce e Cemento Atlantico.

Intenso programma anche l’8 giugno, con l’acid punk apocalittico degli australiani Tropical Fuck Storm, l’avant garde rock degli Horse Lords, il punk californiano del trio al femminile Automatic, l’indie rock cinematico dell’americano Ghost Woman, le sfuriate dei bolognesi Leatherette e il dj set di Fitz. Nella giornata di chiusura, si alterneranno il duo olandese Yin Yin, i francesi Ko Shin Moon che miscelano strumenti a corde della tradizione orientale ed elettronica, la band indonesiana Senyawa, gli svizzeri Amami e il duo Go Dugong, tra ricerca e tradizione folk del Sud Italia.