Berkan B Ravenna, annullata l'ordinanza di sospensione dei vertici di Autorità Portuale

La decisione del Trubunale della libertà. I vertici nella bufera in relazione all'affondamento del relitto della motonave

Il relitto della Berkan B (foto Zani)

Il relitto della Berkan B (foto Zani)

Ravenna, 28 ottobre 2019 - Il Tribunale della Libertà di Bologna ha annullato la sospensione dei vertici dell’Autorità Portuale di Ravenna per un anno disposta dal Gip ravennate Janos Barlotti il 25 settembre scorso su richiesta della Procura nell'ambito del fascicolo che vede il presidente Daniele Rossi, il segretario generale Paolo Ferrandino e il direttore tecnico Fabio Maletti indagati in concorso per abuso di atti d'ufficio e per inquinamento ambientale in relazione all'affondamento del relitto della motonave Berkan B in area portuale con fuoriuscita di idrocarburi.

A darne notizia in una nota, è stata la stessa Autorità Portuale ravennate che ha precisato che l'udienza avanti il Tribunale della Libertà, si è svolta nel contraddittorio fra il pubblico ministero di Ravenna Angela Scorza e gli avvocati difensori Sirotti e Cavallari del Foro di Bologna. Alla luce dell'esito, il presidente Rossi ha dichiarato quanto segue: "Avevo riposto grande fiducia nel Tribunale della Libertà e ne ho molto apprezzato l'analisi competente, professionale e tempestiva. Ora ci apprestiamo a riprendere subito il lavoro interrotto con la determinazione e l'entusiasmo di sempre".

Da parte sua la Procura ravennate, non appena entro 45 giorni verranno depositate le motivazioni, si è detta pronta a ricorrere in Cassazione; e in ogni caso si è detta determinata a giungere alla chiusura dell'indagine fino alla richiesta del rinvio a giudizio.