Bici di guerra, teatro e libri per la Liberazione

Tanti appuntamenti a Faenza per celebrare il 79esimo anniversario. Tra questi una mostra al Museo del Risorgimento

Bici di guerra, teatro e libri per la Liberazione

Bici di guerra, teatro e libri per la Liberazione

Biciclette d’epoca utilizzate dagli eserciti di tutto il mondo sono al centro della mostra ‘La guerra in bici’, inaugurata ieri al Museo del Risorgimento e dell’età contemporanea e tra le iniziative organizzate dal Comune di Faenza, con il Comitato antifascista per la democrazia e la libertà in collaborazione con l’Anpi di Faenza e altre realtà del territorio, nel 79esimo anniversario della Liberazione della città. La mostra è visitabile con apertura dalle 9 alle 18 e dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 nei festivi (info. e visite fuori orario cell. 320.4325250). Questa sera alle 21, poi, alla sala Fellini in piazza Santa Maria Foris Portam 2, verrà messo in scena ‘La ragazza ribelle’, adattamento teatrale sulla vita di Annunziata Verità curato da Eleonora Napolitano e Claudio Visani. Lo spettacolo ripercorre la vita della giovane staffetta partigiana che sopravvisse alla fucilazione seguita al rastrellamento avvenuto a Rivalta il 12 agosto 1944. Domani alle 17.30, al Museo del Risorgimento e dell’età contemporanea, in corso Garibaldi 2, è in programma la presentazione del libro ‘Don Giovanni Minzoni. Memorie. 19091919’ curato da Rocco Cerrato e Gian Luigi Melandri con la prefazione di Daniele Menozzi. Il pomeriggio, introdotto da Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto per la storia della Resistenza, sarà dedicato alla vicenda alla figura di don Giovanni Minzoni. A seguire, il fumettista Filippo Guidi presenterà il suo ‘Bellenghi Neri 10.7.1944’, commissionato dal Comune.

Giovedì alle 20.30 al cinema Sarti l’associazione Senio River, alla presenza di una rappresentanza dell’ambasciata capitolina della Nuova Zelanda propone ‘Italian Victory 1944-1945 seconda edizione – L’Emilia Romagna nelle riprese dimenticate dei cameramen alleati’, rassegna di proiezioni e incontri curati da Marco Dalmonte e Candido Parrucci, sul tema del passaggio del fronte nei nostri territori fra il 1944 e il 1945. Venerdì alle 18 all’auditorium Palazzo degli Studi (via S. Maria dell’Angelo), Alice Gussoni dell’Università di Oxford presenta ‘Salvemini l’antifascista’, appuntamento organizzato dall’associazione ex allievi Liceo Torricelli. Sabato, infine, è previsto il clou delle celebrazioni: si inizia alle 9.30, nella chiesa dei Caduti di corso Matteotti, con la messa. Alle 10.15, in corteo ci si sposterà in piazza del Popolo saranno deposte le corone alle lapidi dei Caduti della Resistenza e per la libertà (al lato dello scalone del municipio) e a quella dedicata alle Vittime Civili di Guerra (torre dell’orologio); seguirà il suono della sirena d’allarme antiaereo della seconda guerra mondiale. Alle 11.15 in via Cavour deposizione della corona alla lapide del Reggimento Punjab in memoria dei soldati indiani Sikh caduti. Infine, alle 12 la cerimonia si sposterà al Commonwealth War Cemetery di via Santa Lucia dove sarà deposta la corona in memoria dei militari degli Eserciti Alleati caduti su note eseguite dagli studenti della scuola media Carchidio-Strocchi. Dalle 15 alle 17, poi, in piazza del Popolo saranno esposti mezzi militari e uniformi storiche del reggimento ‘Argyll and Sutherland Highlanders’ che operò in Italia dal 1943 al 1945.