Potrebbe essere la volta buona, quella della rinascita dell’ippodromo di Ravenna dopo anni di abbandono. Sono in arrivo infatti nuovi fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in totale 2.100.000 euro, destinati ai settori dello sport e dell’inclusione sociale. Fondi che saranno utilizzati per il recupero dell’area urbana dell’ex Ippodromo Candiano che diventerà così un centro sportivo polivalente grazie anche alla realizzazione del Bike park. Nuove attività si aggiungerebbero a quelle già presenti di calcio, tennis, podistica. In particolare arriverà il ciclismo grazie ad un nuovo impianto di Bike park per il ciclismo outdoor, che comprenderà anche un ciclodromo e piste per BMX, bicycle motocross, e mountain bike. Ma soprattutto l’investimento consentirà di recuperare l’area che per anni è stata al centro della vita cittadina tra le corse dei cavalli, il calcio, anche le Feste dell’Unità di cui per anni è stata sede storica. Poi a partire dal 2013, da quando non è più stata rinnovata dal Comune la concessione all’associazione ippica Asir che la gestiva dal 1991, il degrado ha preso gradualmente il sopravvento. Oggi, dopo alcuni piccoli interventi non risolutivi, il complesso appare sempre nelle stesse condizioni di quasi dieci anni fa. L’area dove prima sorgevano i box dei cavalli continua a essere transennata e inaccessibile dopo che parte dei locali sono stati abbattuti. Il tetto del grande edificio rimasto è ormai inesistente e ci sono erbacce e macerie. Proseguendo lungo il percorso esterno che costeggia la pista, dalla parte del circolo tennis Zavaglia, l’erba è talmente alta da consentire a fatica di raggiungere la tribuna. Anche qui il degrado della struttura è evidente, anche se rimane il fascino dell’architettura del primo Novecento. Al centro dell’area in questi giorni si stanno effettuando lavori di manutenzione ordinaria, ma a parte i ragazzi di alcune associazioni sportive l’ippodromo è pressoché deserto. Ora i fondi in arrivo restituiranno nuova vita e dignità ad un luogo storico per lo sport cittadino, dove le corse dei cavalli iniziarono nel 1931.  Al finanziamento destinato all’ippodromo se ne potrebbe presto aggiungere un altro per il progetto sull’efficientamento energetico del pala De Andrè del valore di 1.400.000 euro. "Il progetto che riguarda l’area dell’ex ippodromo – spiega il sindaco Michele de Pascale – è stato valutato in modo molto positivo soprattutto per la sua interdisciplinarietà e potremo realizzare il Bike park, che era un impegno preciso, migliorando anche le infrastrutture sportive presenti intorno. L’altro finanziamento, confermato al netto di alcune integrazioni tecniche da fornire nelle prossime settimane, è destinato all’ efficientamento energetico del pala De Andrè che, abbinato alla realizzazione del nuovo palazzetto, renderà quell’area performante come quasi nessun’altra in Italia in termini di capacità di ospitare eventi di diverse discipline". Annamaria Corrado

Cronaca

Potrebbe essere la volta buona, quella della rinascita dell’ippodromo di Ravenna dopo anni di abbandono. Sono in arrivo infatti nuovi fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in totale 2.100.000 euro, destinati ai settori dello sport e dell’inclusione sociale. Fondi che saranno utilizzati per il recupero dell’area urbana dell’ex Ippodromo Candiano che diventerà così un centro sportivo polivalente grazie anche alla realizzazione del Bike park. Nuove attività si aggiungerebbero a quelle già presenti di calcio, tennis, podistica. In particolare arriverà il ciclismo grazie ad un nuovo impianto di Bike park per il ciclismo outdoor, che comprenderà anche un ciclodromo e piste per BMX, bicycle motocross, e mountain bike.
Ma soprattutto l’investimento consentirà di recuperare l’area che per anni è stata al centro della vita cittadina tra le corse dei cavalli, il calcio, anche le Feste dell’Unità di cui per anni è stata sede storica. Poi a partire dal 2013, da quando non è più stata rinnovata dal Comune la concessione all’associazione ippica Asir che la gestiva dal 1991, il degrado ha preso gradualmente il sopravvento. Oggi, dopo alcuni piccoli interventi non risolutivi, il complesso appare sempre nelle stesse condizioni di quasi dieci anni fa. L’area dove prima sorgevano i box dei cavalli continua a essere transennata e inaccessibile dopo che parte dei locali sono stati abbattuti. Il tetto del grande edificio rimasto è ormai inesistente e ci sono erbacce e macerie. Proseguendo lungo il percorso esterno che costeggia la pista, dalla parte del circolo tennis Zavaglia, l’erba è talmente alta da consentire a fatica di raggiungere la tribuna. Anche qui il degrado della struttura è evidente, anche se rimane il fascino dell’architettura del primo Novecento. Al centro dell’area in questi giorni si stanno effettuando lavori di manutenzione ordinaria, ma a parte i ragazzi di alcune associazioni sportive l’ippodromo è pressoché deserto. Ora i fondi in arrivo restituiranno nuova vita e dignità ad un luogo storico per lo sport cittadino, dove le corse dei cavalli iniziarono nel 1931. 
Al finanziamento destinato all’ippodromo se ne potrebbe presto aggiungere un altro per il progetto sull’efficientamento energetico del pala De Andrè del valore di 1.400.000 euro.
"Il progetto che riguarda l’area dell’ex ippodromo – spiega il sindaco Michele de Pascale – è stato valutato in modo molto positivo soprattutto per la sua interdisciplinarietà e potremo realizzare il Bike park, che era un impegno preciso, migliorando anche le infrastrutture sportive presenti intorno. L’altro finanziamento, confermato al netto di alcune integrazioni tecniche da fornire nelle prossime settimane, è destinato all’ efficientamento energetico del pala De Andrè che, abbinato alla realizzazione del nuovo palazzetto, renderà quell’area performante come quasi nessun’altra in Italia in termini di capacità di ospitare eventi di diverse discipline".
Annamaria Corrado

Bike Park all’ippodromo,  in arrivo 2 milioni dal Pnrr    

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Bike Park all’ippodromo, in arrivo 2 milioni dal Pnrr

L’area è in abbandono da anni, l’ultima corsa risale al 2012 . Attesi anche 1.400.000 euro per l’efficientamento energetico del Pala De André

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