Bimbo morto Ravenna, indagati anche due direttori del parco

Dopo la madre, altri nove avvisi di garanzia per la morte del piccolo Edoardo Bassani, 4 anni

Un’immagine dell’elicottero del 118 al parco, per Edoardo non c'è stato nulla da fare

Un’immagine dell’elicottero del 118 al parco, per Edoardo non c'è stato nulla da fare

Ravenna, 22 giugno 2019 - C'è la mamma, 38 anni di origine ravennate, che gli aveva detto di rimanere fermo lì, in pochi centimetri d’acqua, tanto lei sarebbe tornata in una manciata di secondi. C’è il giovane bagnino di salvataggio – un cesenate diventato maggiorenne da poco – che si trovava a bordo vasca a una ventina di metri dal corpicino ormai esanime. Ci sono poi diversi responsabili a vario livello della sicurezza e dell’organizzazione del salvataggio, tutti residenti tra Ravenna e Forlì. E così via, fino ad arrivare al direttore generale del parco, Riccardo Marcante, e a quello operativo, Lara Teodora Hermoso.

Una raffica di avvisi di garanzia per omicidio colposo in cooperazione – dieci in totale – quelli che la procura di Ravenna ha finito di notificare ieri pomeriggio per la morte di Edoardo Bassani, il bimbo di appena quattro anni di Castrocaro Terme deceduto mercoledì pomeriggio a causa di un probabile annegamento in una piscina di Mirabeach, area tematica all’interno del noto parco giochi ravennate Mirabilandia.

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Una decisione, quella degli inquirenti, di allargare la rosa delle verifiche, nata dopo la riunione della tarda mattinata di ieri in procura alla quale, oltre ai due pm titolari del fascicolo Alessandro Mancini e Daniele Barberini, hanno partecipato carabinieri e ispettori della medicina del lavoro dell’Ausl Romagna. La scelta è quella di garantire a tutti e dieci gli indagati la possibilità di potere nominare loro consulenti in vista dell’autopsia che verrà eseguita oggi. L’incarico per quello che gli addetti ai lavori definiscono ‘accertamento tecnico non ripetibile’, verrà affidato alle 10 a due esperti medici legali veronesi, Franco Tagliaro e Federica Bortolotti. Il legale della mamma del piccolo, l’avvocato Giovanni Zauli del Foro di Forlì-Cesena, ha già anticipato che quale proprio consulente, nominerà il medico legale forlivese Marco Troiano.

Analoga scelta potrà essere compiuta dai difensori degli altri indagati, ovvero gli avvocati Christian Broccoli di Forlì, Stefania Zapparrata di Milano, Luca De Tollis e Massimo Ricci Bitti entrambi del Foro di Ravenna. Tra i convocati per l’autopsia, ci sono anche entrambi i genitori del bimbo: ovvero oltre alla madre, che compare già nella lista in qualità di indagata, figura pure il padre, un 38enne nato a Forlì. La procura formulerà un quesito in grado di sgomberare il campo da ogni eventuale dubbio residuo circa le cause della morte del piccolo. Anche se le drammatiche immagini delle telecamere interne, lasciano ben poco spazio a possibili alternative all’annegamento.