Bollette, quanto pesa la stangata sulle attività

Rincari dell’energia elettrica quasi quintuplicati rispetto al 2021. E per protesta le cifre ’alle stelle’ finiscono in vetrina

Esporre le cifre attuali e confrontarle con quelle dello scorso anno. Così da rendere trasparenti gli aumenti dei costi energetici che bar, ristoranti e negozi sono costretti a sostenere. Una protesta, insomma, contro i rincari delle utenze. L’iniziativa ‘Bollette in vetrina’, voluta da Confcommercio Ascom e Fipe, vuole sensibilizzare i clienti sui rincari e chiedere al Governo una riduzione del costo delle utenze, un credito d’imposta e una rateizzazione annuale delle bollette.

"Bisogna trovare un sistema per evitare incrementi così veloci e di grande entità" sottolinea Luca Raffoni dell’Antico Forno. "Anche perché – continua – non possiamo rifarci sui clienti che hanno già le loro di bollette". Grande preoccupazione esprime anche Valentina Cacace del bar Ramiro. "Dal primo settembre – dice – siamo stati costretti ad aumentare. Abbiamo scelto le bibite, che costano un euro in più, ma abbiamo lasciato invariati caffé e acqua". Andrea Porcelli del ristorante Al 45 è preoccupato per l’inverno che porterà a maggior consumo di gas e anche per l’aumento delle materie prime. Anche Massimiliano Gentile del Babaleus guarda all’inverno con preoccupazione. "Oltre all’aumento delle spese – dice – penso al fatto che col freddo non ci saranno più quei 50, 60 tavoli all’esterno. Noi ci salviamo perché lavoriamo tanto, ma cosa succederà quando non ci saranno i coperti all’esterno? Sono aumentate anche le materie prime: la mozzarella del 40%, il burro del 70. Una pizza Margherita a 4 euro non è più proponibile". Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Savini dell’Hotel Riviera. "Noi – sottolinea – lavoriamo molto con il businnes e a inizio anno forniamo un listino con i nostri prezzi. Non posso certo aumentarli in corso d’opera, abbiamo dei contratti con le aziende nostre clienti da rispettare, è una questione anche di serietà. Questi rincari però non sono sostenibili e si deve trovare il sistema di tutelarci".

Dino Dalfiume, di fronte ai continui aumenti delle bollette di mese in mese, ha provato a cambiare diversi gestori, ma senza risultato. "Li ho provati tutti – assicura – ma non è servito a niente. Non ho ancora applicato nessun aumento ai clienti, ma non so quanto riusciremo a resistere". Infine Dragalina Rusu dell’Etna Café. "Non possiamo aumentare più di tanto i prezzi – spiega – e infatti abbiamo aggiunto solo 10 centesimi in più al caffé e alle brioche, ma lavorare a queste condizioni è davvero difficile".

Annamaria Corrado