Bollette, si cerca un accordo La piscina rischia di chiudere

Il Comune ragiona sulle soluzioni. L’obiettivo principale. è salvaguardare i corsi. con funzione socio-sanitaria

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È in corso il confronto fra il Comune e la cooperativa Nuova CogiSport, che gestisce la piscina comunale, in merito all’emergenza dettata dalle bollette astronomiche arrivate negli ultimi mesi e a quelle che dovranno ancora venire. Gli uffici comunali sono alla ricerca di una soluzione per evitare il precipitare della situazione verso lo scenario peggiore possibile, e cioè quello che coinciderebbe con la serrata della piscina per i mesi invernali, complice l’insostenibilità economica della gestione.

La cooperativa ha più volte sottolineato di non essere intenzionata a scaricare i costi sui biglietti d’ingresso o sulle tasse di iscrizione ai vari corsi: anche perché un’eventuale decisione in quel senso avrebbe probabilmente come unico effetto quello di creare un fuggi fuggi dalla piscina, causando quella che di fatto avrebbe comunque i contorni di una serrata, con vasche e spogliatoi disertati dalla gran parte dei loro abituali frequentatori. La cooperativa ha infatti maturato la convinzione che solo una piccola parte dei 250mila ingressi annuali che conta la piscina rimarrebbero tali di fronte a biglietti o ad abbonamenti lievitati.

"C’è un tavolo aperto di lavoro con i gestori della piscina – filtra da Palazzo Manfredi –. La volontà di affrontare il problema non è mai venuta meno. Stiamo definendo le modalità di un accordo".

I contorni della questione al momento sono noti solo parzialmente: gli interventi adottati dal Comune pare saranno finalizzati in primis a salvaguardare il ruolo socio-sanitario della piscina, cioè quei corsi e quelle terapie dedicate a tutti coloro che frequentano l’impianto per motivi di cura e di prevenzione.

L’accordo dovrebbe arrivare relativamente a breve, in ogni caso prima dell’inizio dell’inverno cosiddetto meteorologico. Il tempo infatti è tiranno: al momento l’orizzonte della cooperativa, in termini finanziari, è di un mese o poco più. Anche qualora l’’ottobrata’ che ha caratterizzato le ultime settimane, con temperature sopra la media che hanno tenuto finora spenti i termosifoni, tracimi in una ancora più anomala ’novembrata’, le bollette della luce rappresentano già da sole un macigno non di poco conto per le casse di chi gestisce la piscina.

Filippo Donati