
L’ordigno bellico dopo il ritrovamento, vicino al moscone del bagnino di salvataggio
Ravenna, 11 giugno 2025 – Un ritrovamento assai singolare quello che ieri mattina è stato fatto in spiaggia a Marina di Ravenna. Si tratta di un colpo di mortaio - presumibilmente risalente alla Seconda guerra mondiale - del peso di diversi chili. A lanciare l’allarme verso le 10.15, è stato un bagnino. Sul posto sono allora giunti gli agenti di una Volante della polizia.
L’area, di competenza demaniale e nei pressi della concessione dello stabilimento balneare ’Ulisse’, è poi stata delimitata in attesa che i militari specializzati in questo tipo di bonifiche, ovvero gli artificieri dell’8° reggimento genio guastatori paracadutisti ’Folgore’ di Legnago, nel Veronese, non facciano nelle prossime ore brillare l’ordigno.
L’ultimo ritrovamento di un ordigno bellico in territorio ravennate, risale al pomeriggio del 29 dicembre scorso quando in via Rio Quinto, nella vena del gesso, sulle colline tra Errano e Brisighella, fu rinvenuta una bomba da mortaio rimasta inesplosa per tutti questi anni. Anche in quell’occasione era stata predisposta una sorveglianza, in attesa che venisse definita e programmata una soluzione.
Per quanto riguarda invece la costa ravennate, bisogna tornare indietro fino al pomeriggio del 31 agosto scorso, un sabato, quando a Milano Marittima una mina anticarro era stata trovata vicino allo stabilimento balneare ’Dario’.
I carabinieri avevano poi isolato il punto e lo avevano sorvegliato in collaborazione con la Capitaneria e con la Cooperativa Bagnini di Cervia. Anche in quel caso per la rimozione e il trasferimento, erano intervenuti i guastatori della Folgore. L’ordigno era infine stato fatto esplodere nella cava ’Ca Bianca’ di Fosso Ghiaia.
Ancora prima - siamo a luglio 2024 - un ordigno inesploso della Seconda guerra mondiale, era stato trovato in un bosco vicino a Castel Bolognese; a marzo ne era stato ritrovato un altro al largo di Punta Marina; a febbraio sempre dell’anno scorso, la neutralizzazione di un ordigno dell’ultima guerra, aveva richiesto l’evacuazione di una ventina di residenti nel Faentino.
Nel caso ci si imbattesse in ordigni inesplosi, le cose da fare sono chiare: non toccarli e allontanarsi subito dall’area; segnalare il ritrovamento alle forze dell’ordine; non cercare di muovere o manipolare la bomba, anche se dovesse sembrare innocua.