Bonus edilizia: il governo penalizza le pmi

Confartigianato contraria all’obbligo Soa per lavori privati

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"La norma del Dl ‘Taglia prezzi’, approvato dal Senato, che introduce l’obbligo per le imprese di possedere un’attestazione Soa per operare nel mercato dei bonus edilizi, ha riportato nell’incertezza cittadini e imprese". Ecco quello che si legge nella nota sottoscritta anche da Confartigianato Nazionale. Il provvedimento obbliga infatti le imprese ad avere le attestazioni Soa per importi dei lavori superiori a 516.000 euro dal 2023, mettendo così in difficoltà tutte le micro-piccole-medie imprese del settore che operano in campo privato senza queste certificazioni. Certificazioni necessarie, invece, per gli appalti pubblici. La Certificazione Soa è un attestato rilasciato da organismi autorizzati che comprova la capacità economica e tecnica di un’impresa di qualificarsi per l’esecuzione di appalti pubblici. Iscriversi alla Soa ha costi molto elevati e procedure complesse che poco si addicono alle imprese che non svolgono lavori per gli Enti pubblici. Tutto ciò è utile solo per mettere fuori gioco le aziende più piccole che non possono sostenerli.

Confartigianato della provincia di Ravenna è fortemente preoccupata per l’ennesimo cambiamento della norma che regola i bonus edilizi e che va contro lo stesso impegno del Governo a semplificare le procedure. Invece di agevolare l’iter dei bonus, soprattutto il superbonus 110%, per imprese e cittadini già alle prese con un coacervo di rincari, di burocrazia e di difficoltà nelle cessioni del credito, il Governo tira fuori l’ennesimo ‘coniglio dal cilindro’ che penalizza ulteriormente tutto il comparto, con ovvie ripercussioni su clienti e filiera. Confartigianato della provincia di Ravenna auspica che questo provvedimento venga subito revocato in quanto gli effetti distorsivi sul mercato sarebbero immediati ed evidenti.