Boom di incidenti stradali. E di vittime

Rispetto all’anno scorso si registrano già 13 vittime, cinque in più rispetto allo scorso anno. E sono soprattutto ciclisti

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Sulle strade si muore di più. In provincia di Ravenna la categoria più esposta è quella dei ciclisti, secondi gli automobilisti, quindi i pedoni. Da gennaio al 16 luglio si registrano già 13 persone decedute a causa di incidenti stradali, contro gli 8 dello scorso anno. Va detto che la circolazione, negli ultimi anni, è stata condizionata dai provvedimenti restrittivi per contrastare la diffusione del Covid. Come spiega l’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale presieduto da Mauro Sorbi, "questi provvedimenti hanno comportato una serie di situazioni relative ai volumi di traffico che sono difficilmente confrontabili, paragonando il 2021 con il 2020". Secondo il sito ‘City Analitics’ il traffico, nel periodo 22 marzo – 3 maggio 2021, è aumentato del 144% rispetto allo stesso periodo del 2020. Pur tenendo conto di tutto questo, incidenti e persone decedute sono in forte crescita.

"Per renderci conto che alle spalle di tanti scontri in auto o in moto ci sono situazioni prodotte dal lungo periodo di pandemia, occorre analizzare cause e modalità di una certa incidentalità" commenta Sorbi. "Sono in aumento in diverse città le persone che vanno a sbattere da sole contro un albero o il muretto di un’abitazione. Ormai quasi un sinistro su due è originato autonomamente. Questo perché siamo più distratti, più presi da preoccupazioni economiche o sanitarie. Andiamo più forte, perché sembra che avvertiamo l’ansia di dover recuperare il tempo perduto" commenta l’Osservatorio. E proprio ieri, alcuni minuti dopo le 15.30, all’altezza dell’incrocio tra via Sant’Alberto e via Alberete, un’auto è finita fuoristrada autonomamente. La vettura, una Citroen C1, era condotta da una 82enne di origine bolognese ma residente a Ravenna. L’anziana è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena, dopo essere stata estratta dall’auto dai vigili del fuoco di Ravenna.

Altro elemento che ha attirato l’attenzione di Sorbi, per quanto riguarda le statistiche, è la circostanza tutta nuova per la quale "non c’è più rispetto di un’utenza verso l’altra". Cinque ciclisti e 2 pedoni morti in nemmeno 7 mesi, possono essere un segnale allarmante per la provincia di Ravenna. Nel 2020, nello stesso periodo, al netto delle forte restrizioni alla circolazione causa Covid, erano morti 3 motociclisti o scooteristi (1 quest’anno) e nessun ciclista (contro 5). Altro tema rilevante "è l’aggressività. Facciamoci caso quando andiamo in un parcheggio. Si litiga per il posto o per una manovra e, generalmente, finiscono nel mirino donne e anziani, gli strali sono tutti per loro". L’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale, sulla base dei dati forniti dalla prefettura di Ravenna, rileva che il principale motivo di ritiro della patente è la guida sotto l’influenza dell’alcol. "Questo comportamento altamente pericoloso per chi guida un mezzo – commenta Sorbi – è un fenomeno che è sempre presente nel territorio. L’azione educativa ha ridotto il triste fenomeno delle ‘stragi del sabato sera’ ed ora sono gli adulti quelli che maggiormente trasgrediscono alle norme del Codice della strada contro l’abuso di alcol". Nel 2020, pur con il lockdown, sono state 407 le patenti sospese causa alcol rispetto alle 558 del 2019, quando si è sempre circolato liberamente. L’assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini in collaborazione con l’Osservatorio di Sorbi, ha lanciato una campagna di prevenzione dal titolo ‘Quando guidi, Guida e basta’ con tre differenti spot girati dal campione di motociclismo Andrea Dovizioso. Sabato 7 agosto, in piazza del Popolo ci sarà una serata di spettacolo e sensibilizzazione con Orietta Berti, Alberto Bertoli e la sua Band, Francesco Sarcina, cantante delle Vibrazioni e Beppe Braida (Zelig).

lo. tazz.