Borseggi nella notte post lockdown Giovane assolto dal furto di denaro

Il 24enne aveva avvicinato e minacciato una ragazza che poi aveva chiamato le forze dell’ordine. Dalla sua borsa erano spariti 380 euro: per il giudice non c’era prova che fosse stato lui .

Borseggi nella notte post lockdown  Giovane assolto dal furto di denaro

Borseggi nella notte post lockdown Giovane assolto dal furto di denaro

Che notte quella notte. Week-end tra il 13 e il 14 giugno 2020: il primo allentamento delle restrizioni da Covid19 e la riapertura dei locali dopo il lockdown, aveva portato sulle strade di Cervia e Milano Marittima non solo una miriade di giovani desiderosi di riguadagnare il tempo perduto. Ma anche uno sciame di malintenzionati in maniera speculare desiderosi di rimpinguare gli incassi perduti (o anche solo di menare le mani). E così in poche ore gli interventi di polizia locale, carabinieri, guardia di Finanza e polizia di Stato si erano susseguiti tra liti, risse e rapine. Forse mai così tanti per densità. Tra questi, pure quello per una possibile rapina ai danni di una giovane di Castrocaro Terme arrivata in riviera con un’amica per fare serata e ritrovatasi alleggerita dei 380 euro che custodiva nella borsetta dopo un singolare abbraccio patito da un giovane romeno – Mihaita Alexandru Bighiu, oggi 24enne e irreperibile – presumibilmente armato di coltellino. Una rapina aggravata per la procura: tanto che il pm Daniele Barberini aveva chiesto una condanna a 5 anni e mezzo di carcere. E invece il collegio penale presieduto dal giudice Cecilia Calandra, ha derubricato tutto in minacce aggravate evidentemente ritenendo che non ci fosse prova che i 380 euro fossero spariti proprio per mano del 24enne, peraltro in una notte così ricca di borseggiatori.

Esito netto: l’imputato, difeso dall’avocato Matteo Olivieri, si è ritrovato con una molto più mite condanna a sei mesi di reclusione. Secondo quanto a suo tempo riferito dalla ragazza presa di mira, la serata era cominciata attorno alle 21. Lei aveva prelevato i contanti e, assieme a un’amica, era andata per locali. Quindi verso le 3, le due ragazze erano tornate al parcheggio in zona viale Gramsci. E’ a quel punto che nella vicenda si era affacciato il romeno: il giovane, che aveva un aspetto provato, che parlava in maniera sconnessa e che presentava un po’ di sangue in faccia, le aveva mostrato uno zainetto contenente vari oggetti. Poi aveva chiesto un abbraccio e si era avvicinato appoggiando la punta di un coltellino – prosegue l’accusa – allo stomaco della ragazza. L’amica si era accorta di tutto e l’aveva presa e tirata a sé. Le due avevano quindi chiamato le forze dell’ordine: e mentre erano in attesa, avevano realizzato che dalla borsetta mancavano 380 euro.

A quel punto le minacce si erano trasformate in rapina: e il sospettato, già noto per pregresse vicende, era stato identificato e raggiunto in breve tempo. Il suo avvocato in arringa tra le altre cose ha fatto presente come nessuno lo avesse visto mettere mano nella borsetta della giovane. Inoltre per riuscire in quella manovra, che necessitava di una certa destrezza, avrebbe dovuto perlomeno essere sobrio: e invece era stato descritto come presumibilmente provato dall’assunzione di alcol o altro e in conseguente stato confusionale. Come dire che era insomma più probabile che in quella movimentata serata, il pacco di banconote fosse stato accalappiato da altre mani più ferme e tutt’ora ignote.

a.col.