Botte e insulti razzisti tra cittadini stranieri: tre condanne

Un’aggressione con mazza e coltello che, secondo l’accusa, era stata mossa da motivi razziali e religiosi. Tanto che subito dopo avere menato le mani, uno degli imputati avrebbe pronunciato questa frase: "Sei un negro, guardati il colore che hai, fai schifo… la gente attorno si vergogna di te perché sei negro…". I protagonisti del processo conclusosi davanti al giudice Cristiano Coiro, sono tutti stranieri anche se domiciliati a Cervia: da una parte tre tunisini, una donna di 37 anni e due uomini, marito e cognato della prima, di 36 e 38 anni: imputati in concorso di lesioni aggravate, di danneggiamenti e, solo per due di loro, di calunnia, sono stati condannati a pene tra due anni e 4 mesi e un anno (sono difesi dall’avvocato Massimiliano Nicolai). Dall’altra c’è un senegalese che, parte civile con l’avvocato Massimo Terracina, ha ottenuto una provvisionale di 5.000 euro. In quella aggressione subita il 16 febbraio 2018 a Cervia, aveva rimediato un trauma cranico e un dente rotto.

Secondo quanto ricostruito nelle indagini coordinate dal pm Cristina D’Aniello, il senegalese aveva una relazione non gradita ai tre imputati con la sorella della 37enne: da qui il raid punitivo. Per la difesa invece, l’intervento era scattato su richiesta della compagna del senegalese la quale, dopo varie denunce per vessazioni subite, avrebbe deciso di rivolgersi a uno dei tre: scontato insomma il ricorso in appello non appena verranno depositate le motivazioni.