Ravenna, dopo le botte la squadra dei profughi si ritira

Rissa nell’Uisp tra la squadra dei migranti e l’Az 2003. "Lasciamo, siamo immaturi"

La squadra di profughi

La squadra di profughi

Ravenna, 10 maggio 2018 - Sognavano il podio, forse il primo posto. E invece ora è tutto finito: la loro partecipazione al campionato e l’obiettivo vero, l’integrazione. La squadra Sprar Ravenna, composta da richiedenti asilo e rifugiati nell’omonimo progetto di accoglienza, ha concluso tra le botte il campionato amatoriale Uisp di calcio a 11.

L’avventura era iniziata a ottobre, quando Comune e cooperativa Camelot avevano deciso di portare quei ragazzi, di cui tanti minorenni e il più grande 23enne, in campo. Stavano giocando i playoff nel girone eliminatorio quando tutto è finito a calci e pugni il 30 aprile scorso a Marina contro un’altra squadra amatoriale, l’Az Ravenna 2003, come riportato dal sito ‘Ravenna&Dintorni’ e dal consigliere regionale leghista Andrea Liverani. Tutto è successo al 30esimo minuto del secondo tempo con i rifugiati in vantaggio: un avversario ha colpito con una manata sul viso uno dei migranti per un fallo di gioco.

Un giocatore della Sprar ha mollato un pugno e soprattutto un altro, dall’altra parte del campo e scollegato con l’accaduto, ha dato un calcio ben assestato a un avversario. In pochi istanti la partita è stata sospesa e poi persa a tavolino da entrambe le squadre. Così i migranti si sono ritirati con una lettera alla Uisp: «La nostra squadra ha dimostrato una maturità insufficiente per affrontare le situazioni di forte stress verificatesi in campo» e quindi «crediamo che il ritiro dal campionato possa essere anche un insegnamento per i giocatori».

Nel frattempo quattro giocatori (due per squadra) hanno ricevuto provvedimenti disciplinari, e il ragazzo che ha dato il calcio non potrà giocare per i prossimi tre anni. Del resto, i due migranti sanzionati dall’arbitro sono stati anche espulsi dalla squadra, come spiega la cooperativa Camelot che li gestisce: «Per il giocatore in carico alla cooperativa è stata inoltre prevista una sanzione – scrive –, oltre ad un percorso di supporto psicologico individuale. Siamo particolarmente dispiaciuti in quanto la squadra Sprar, in seguito al lavoro per l’integrazione di operatori ed allenatore, ha mostrato fino a qui un netto miglioramento sia dal punto di vista del gioco che dell’atteggiamento in campo e fuori».

Comune e cooperativa puntano a ripresentarsi con la squadra Sprar l’anno prossimo. «Di certo la decisione di ritirarsi dal campionato dimostra grande maturità – dice Mario Pirazzini, presidente del comitato Uisp Ravenna-Lugo –. I più polemizzano». Nel bollettino la Uisp ha inserito anche una nota contro gli episodi di intolleranza: «Non è il caso della partita del 30 aprile – specifica Pirazzini – ma si stanno verificando episodi di insulti e razzismo tra gli amatori. Comportamenti oltre lo spirito sportivo e che non intendiamo più tollerare, fino all’immediata esclusione della società».

Critica l’opinione di Andrea Liverani, consigliere regionale della Lega: «Assurdo da parte della sinistra riempirsi la bocca con l’idea di integrazione. Illusoria l’idea di integrare attraverso momenti ludici clandestini di cui non sono noti passato e, spesso, nemmeno le generalità».