Parte del materiale sequestrato
Riolo Terme (Ravenna), 25 settembre 2018 - Volatili da richiamo, cartucce, trappole e un fucile da caccia: questo aveva in casa un 62enne di Riolo Terme, in provincia di Ravenna. Gli agenti di polizia del commissariato faentino, assieme ai carabinieri-forestali e gli agenti della polizia provinciale hanno portato a termine una operazione anti-bracconaggio nel corso della quale sono state denunciate due persone, un 62enne di Riolo e un 52enne di Imola.
Il tutto è nato da una segnalazione di un agente del commissariato di Imola che, fuori dal servizio, aveva notato il 62enne di Riolo, che malgrado fosse stato destinatario di un provvedimento di divieto di detenzione di armi da caccia, imbracciava un fucile. Sapendo che l'uomo era sottoposto a quel provvedimento l'agente ha segnalato la cosa al commissariato di polizia di Faenza. Gli agenti assieme ai colleghi domenica sono andati a bussare a casa dell’uomo. Una volta in casa si sono trovati di fronte ad una vera e propria 'santabarbara'.
Gli agenti hanno infatti rinvenuto e poi sequestrato circa 300 munizioni da caccia e polvere da sparo per la produzione di cartucce, oltre a gabbie, trappole e volatili da richiamo assolutamente vietati dalla normativa in materia di caccia e quindi hanno fatto scattare una denuncia anche per bracconaggio. Contestualmente gli investigatori hanno proceduto anche al sequestro del fucile da caccia nella disponibilità dell'uomo che è stato denunciato per porto abusivo di armi, omessa denuncia di materie esplodenti, esercizio della caccia con mezzi vietati (le trappole) e per la detenzione di uccelli particolarmente protetti, usati per il richiamo e la cui detenzione non è assolutamente consentita. In merito al fucile trovato nella disponibilità del riolese, dal numero di matricola, gli agenti sono risaliti al proprietario, un 52enne di Imola che è stato anche lui denunciato per omessa custodia dell’arma.