GIORGIO COSTA
Cronaca

Byron torna a Venezia con le foto di Corelli

Inaugurata ieri l’esposizione del reporter ravennate: 25 stampe fotografiche esposte fino al 15 giugno alla Scoletta del Calegheri

Inaugurata ieri l’esposizione del reporter ravennate: 25 stampe fotografiche esposte fino al 15 giugno alla Scoletta del Calegheri

Inaugurata ieri l’esposizione del reporter ravennate: 25 stampe fotografiche esposte fino al 15 giugno alla Scoletta del Calegheri

Immagini che traducono le parole. E che approdano in un luogo in cui non potevano non arrivare. La mostra ’Byron contemporaneo’, foto di Giampiero Corelli, arriva a Venezia e fa tappa alla Scoletta del Calegheri in campo San Tomà, non distante dai luoghi byroniani di Venezia dove il poeta inglese visse per tre anni. La mostra, costituita da 25 stampe fotografiche, resterà aperta fino al 15 giugno tutti i giorni, con orari dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, ad ingresso gratuito.

A Venezia il poeta inglese conobbe Teresa a casa della Contessa Benzoni, e avviò quella storia romantica e letteraria che lo avrebbe portato in breve a Ravenna, proprio nel meraviglioso Palazzo che oggi ospita i Musei Byron e del Risorgimento realizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Curata da Daniela Ferrari, curatrice e conservatrice presso il Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, la mostra ritrova a Venezia l’atmosfera delle calli e dei salotti che i Musei Byron ricostruiscono mirabilmente, grazie alle modernissime tecnologie digitali ed immersive che animano fin dalla prima sala la visita di migliaia di ospiti.

"La mostra compie quindi il viaggio di Byron a ritroso e lo completa ed è tuttora uno straordinario traino per i nostri Musei", ha sottolineato la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Mirella Falconi Mazzotti; e, come ha sottolineato Riccardo Nencini, presidente del Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux, mette in risalto la personalità "di un uomo cosmopolita, un uomo dell’Europa capace di rappresentare al meglio lo spirito del suo tempo. Venezia è mare e sguardo a Oriente, le coordinate predilette dal poeta qui rappresentate dall’occhio folgorante del maestro Corelli".

"Solo i poeti e gli artisti sono capaci – ha detto Daniela Ferrari - di raccontare le passioni e la vita per essere di sprone ai comuni mortali e attraverso gli occhi degli artisti siamo in grado di vedere un mondo diverso". E se Vincenzo Patané, scrittore e studioso di Byron, ha ripercorso la vita del poeta inglese a Venezia tra sport e amori ribadendo "che il poeta ha contribuito a creare l’immagine di Venezia nel mondo", Corelli ha sottolineato la complessità di un lavoro che "esula dal quotidiano e consente di respingere l’omologazione attuale". Infine Paola Mar, assessora del Comune di Venezia, ha sottolineato "l’importanza delle parole e di quello che ci suscitano come ben dimostrano le immagini di Corelli".

Sempre a Venezia, il presidente della Cassa Antonio Patuelli sarà domani relatore al Convegno Nazionale dei Cavalieri del Lavoro ‘L’Europa che vogliamo’, all’Isola di San Giorgio:

Giorgio Costa