"Caldo anomalo, oggi sfioriamo i 38 gradi"

Il meteorologo Randi: "Prevediamo un’estate torrida". La pioggia non si vede: "Una siccità di lungo corso, che si trascina dal 2021"

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La giornata più lunga, il solstizio d’estate, si candida a essere anche una delle più calde dell’anno. Oggi la colonnina di mercurio sfiorerà i 38 gradi: "È preoccupante, rasentiamo il record", come spiega Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato e meteorologo Ampro (Associazione meteo professionisti).

Randi, è un caldo anomalo?

"Diciamo che si comincia domani (oggi, ndr), però ci siamo già dentro da inizio mese non soltanto dal punto di vista meteorologico, ma anche nei fatti".

Cioè?

"La prima decade di giugno non è stata particolarmente calda, ma nella seconda è cambiato tutto e sono arrivate le masse d’aria subsahariane. Il primo vero attacco del caldo ha penalizzato ieri la Francia e la Spagna, dove si è arrivati a 4243 gradi, battendo il record del 2019".

E qui invece?

"L’invasione del caldo finora è stata più marginale, ci siamo fermati a massime che nella peggiore delle ipotesi hanno toccato i 3334 gradi il 13 e il 16 giugno. In questo periodo dovrebbero essere sui 27 gradi: non siamo a temperature estreme, ma sono già piuttosto anomale".

E ora ci prepariamo al grande caldo...

"Ora arriva ’la botta’ anche per noi. Non sarà violenta come in Spagna e in Francia, ma si farà sentire".

Cosa dobbiamo aspettarci?

"Oggi arriveremo a 3637 gradi, e non si può escludere qualche picco di 38. Soprattutto nel Faentino e nel Lughese. Sarà un caldo molto intenso".

Destinato a restare a lungo?

"Probabilmente le temperature caleranno in maniera quasi impercettibile venerdì e sabato, quando arriveremo a massime sui 3334 gradi. Sarà comunque un caldo intenso. E da domenica torneremo a salire".

Pensa che raggiungeremo valori record?

"Probabilmente no, ma ci andremo vicini".

A quando risale il dato più alto?

"Al 27 giugno 2019, quando si registrarono massime tra i 38 e i 39 gradi. Penso che non arriveremo ai 39 ma sui 37 è molto probabile. Il record lo sfioriamo".

Al di là della prossima settimana, che cosa dobbiamo aspettarci nei due mesi estivi che abbiamo davanti?

"Il segnale è di un’estate molto calda, già ad aprile e a maggio si vedeva che ci sarebbe stata una maggiore probabilità di un’estate più calda del normale, con anomalie piuttosto importanti. Non sarà necessariamente una replica del 2003, ma potrebbe piazzarsi tra le più calde degli ultimi 4050 anni".

Succede sempre più spesso. C’è lo zampino del cambiamento climatico?

"Se si trattasse di un caso isolato non potremmo attribuirlo al cambiamento climatico, perché un evento singolo non fa testo. Ma nel nuovo millennio l’intensità, la frequenza e la durata delle ondate di calore è aumentata moltissimo. Non c’è alcun dubbio: si tratta del riscaldamento globale".

Purtroppo siamo anche alle prese con la siccità. Possiamo sperare in un po’ di pioggia?

"Non se ne vede, e sarebbe un po’ pretestuoso andarla a cercare in piena estate. Non che non sia successo in passato, ma dal 2000 a oggi abbiamo perso un quarto delle precipitazioni estive. Il vero problema è che la carenza d’acqua ce la trasciniamo da due anni".

È un’eredità del 2021?

"Sì, già l’anno scorso la siccità era grave. Da allora non ci sono state piogge consistenti, anzi: sono state inferiori alla norma. Questa inizia a diventare una siccità di lungo corso che copre due anni".

Sara Servadei