Cancellati tutti i treni Il viceministro Bignami "Prima la sicurezza"

Franato l’argine ferroviario di Sant’Agata sul Santerno, ma l’intera linea romagnala è stata fermata: "Sui binari nuotano le anatre".

Cancellati tutti i treni  Il viceministro Bignami  "Prima la sicurezza"

Cancellati tutti i treni Il viceministro Bignami "Prima la sicurezza"

Un binario sospeso nel vuoto. L’argine che lo sosteneva non c’è più, inghiottito da una massa di acqua e fango che si è portata via tutto. Sullo sfondo, un cielo che ha ancora il colore del piombo e lo scheletro di un ponte ferroviario appoggiato a un terreno che continua a cedere. La foto da pugno allo stomaco della ferrovia di Sant’Agata sul Santerno, lungo la tratta Faenza-Lavezzola, è diventata l’immagine simbolo delle infrastrutture devastate da questo ’terremoto’ mandato dal cielo. Forse neppure la mano di un pittore romantico come Friedrich avrebbe partorito un paesaggio tanto cupo.

Mentre il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, guarda all’oggi e non usa giri di parole: "Tempi di ripristino non programmabili", almeno per quanto riguarda le linee ferroviarie al collasso e seriamente danneggiate. È ripresa la circolazione fra Bologna e Imola per il trasporto regionale, da oggi sarà riattivata anche quella tra Imola e Faenza. Resta sospesa sulla direttrice Adriatica tra Faenza e Rimini e sulle linee Bologna-Ravenna, Ferrara-Ravenna-Rimini, Faenza-Ravenna, Faenza-Marradi. La sua riprogrammazione è prevista per non prima di lunedì 22, data che potrebbe slittare. Il viceministro spiega perché la situazione sia così grave, al netto di casi eclatanti come quello del crollo di Sant’Agata. "Alcuni giorni fa – spiega – abbiamo filmato binari invasi dall’acqua, dove nuotavano le anatre. In molti punti il pietrisco delle massicciate su cui sono appoggiati i binari è stato eroso, nella migliore delle ipotesi, e portato via nella peggiore. Si tratta del materiale su cui si scaricano le sollecitazioni dei convogli, che non si possono fare transitare in assenza di un sedime stabile. È una questione di sicurezza". Anche per Alta Velocità e Intercity quella di ieri è stata una giornata da tregenda, con ritardi e cancellazioni.

Per quanto riguarda le infrastrutture stradali, la situazione è migliore, ma non del tutto rassicurante. Ieri la A14 tra Ravenna e Bologna era aperta, ed è stato riaperto in entrambe le direzioni il tratto tra la diramazione per Ravenna e Cesena Nord. Ma anche in questo caso a Bignami corre l’obbligo di una riflessione circa il rischio di infiltrazioni che possano mettere a rischio la tenuta del manto stradale: "Occorrerà valutare eventuali infiltrazioni del sedime, parliamo dell’autostrada, un’arteria sollecitata da una mole notevole di traffico". Chiusa, senza prospettive di una riapertura nell’immediato, la E-45, nell’intero tratto da Ravenna ad Arezzo. Ieri – ultimo aggiornamento alle 18 – erano chiusi al traffico i ponti su via Trieste (zona Pala De Andrè), via Romea, (tra le rotonde Grecia e Gran Bretagna e il “ponte nuovo” tra rotonda Gran Bretagna e rotonda Myrdal Alva “delle tartarughe”) e via Stradone (tra via Antica Milizia e la rotonda Germania). Riaperta invece la strada statale Adriatica a Fosso Ghiaia. Chiusi tratti di una ventina di provinciali, così la statale Ravegnana, lato fiume Ronco, nelle località di Coccolia e Durazzanino, ieri non più allagata ma in attesa di pulizia.

l. p.