Capucci (FdI): "L’ospedale di Lugo sottofinanziato e senza prospettiva per il futuro"

Sanità in affanno e a un passo dal collasso. È il rischio che Rudi Capucci, coordinatore di Fratelli d’Italia per Lugo e la Bassa Romagna, vede prossimo. "Evidentemente – scrive – quando le criticità diventano ingombranti inizia il gioco del rimpallo delle responsabilità, con il tentativo di dare spiegazioni a volte non corrispondenti alla realtà. Partiamo dai numeri. La Regione ha erogato all’Ausl Romagna ben 1 miliardo e 808 milioni e spicci, da bilancio 2021 depositato nel 2022. Non è specificato quanto di questo contributo sia erogato al Ravennate e a cascata agli ospedali della provincia. Figuriamoci se possiamo sapere complessivamente quanto di questo denaro è stato riservato alla sanità del territorio della Bassa Romagna, seconda entità territoriale della provincia dopo Ravenna. Questa mancanza di trasparenza si manifesta in maniera ancora più grave per le donazioni e i lasciti testamentari all’ospedale di Lugo. In molti casi queste donazioni sono vincolate all’acquisto di macchinari e invece non è dato a sapere come vengano usate".

Che ci siano delle difficoltà è noto: le ha riconosciuto anche il direttore dell’Ausl Tiziano Carradori. "La situazione all’ospedale di Lugo è a dir poco desolante – continua Capucci –. Dovrebbe rispondere a un territorio di circa 500 km quadrati con un bacino di utenza di più di 100.000 abitanti, invece è in una condizione chiaramente inadeguata, sottoutilizzato e sottofinanziato rispetto alle potenzialità, senza una prospettiva per il futuro. Aggiungiamo la ormai famosa storia dell’unica automedica rimasta per le emergenze, una sorta di miracolo considerato che mai si è vista una riduzione dei mezzi capace di garantire lo stesso servizio di prima". Il riferimento è alle dichiarazioni dei giorni scorsi. Ma Capucci interviene anche sui mezzi usati per le cure domiciliari: "datati, poco affidabili e poco puliti, con una manutenzione a dir poco approssimativa che costringe gli operatori sanitari quasi a muoversi con il proprio mezzo personale. Dallo stesso parco macchine attinge tutto il personale".

L’ultima stoccata spetta agli amministratori locali. "Chiediamo alla presidente dell’Unione della Bassa Romagna Eleonora Proni un po’ di trasparenza in più su questo tema – continua –. Riteniamo necessario rendere noto quanti fondi arrivano per la sanità sul nostro territorio e ci aspettiamo che, se i fondi non dovessero essere sufficienti al mantenimento di un livello adeguato del servizio, qualcuno faccia sentire forte la propria voce".