Carmine Alemanno morto in un incidente, forse ha avuto un malore

Pizzaiolo, 52 anni, lascia la moglie e tre figli. Lo schianto in via Antico Squero. Dolore al Bagno Singita, dove aveva lavorato per anni

Carmine Alemanno è morto a 52 anni

Carmine Alemanno è morto a 52 anni

Ravenna, 26 agosto 2022 - "Carmine era una persona buona, sempre col sorriso sulle labbra, che cercava di superare le difficoltà della vita guardando avanti". Al bagno Singita la notizia della morte di Carmine Alemanno, 52 anni, per anni il pizzaiolo del noto stabilimento di Marina di Ravenna, è più di un pugno nello stomaco. Un malore potrebbe essere la causa all’origine dello schianto in auto nel quale l’uomo, ieri poco prima delle 15.30, ha perso la vita. Un incidente in un certo senso atipico, avvenuto nel punto in cui via Antico Squero incrocia via Montecatini. Una curva a gomito, il muro di una casa proprio di fronte, eppure nessun segno di frenata.

Il 52enne era al volante di una Ford Focus, su via Antico Squero verso la Romea, quando ha perso il controllo del veicolo, ha abbattuto un albero ed è finito contro la parete di una casa. Rimasto incastrato nell’abitacolo, per estrarlo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Sul posto sono accorsi i mezzi del 118, con ambulanza e auto medica. Trasportato in condizioni disperate all’ospedale di Ravenna, è morto poco dopo.

Per i rilievi di legge è intervenuta la Polizia locale di Ravenna, importanti saranno i filmati delle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale che hanno ripreso le fasi dello schianto. Le foto del profilo Facebook parlano per Carmine e ne rivelano il carattere gioviale. Tante quelle insieme alla compagna conosciuta a Ravenna e con i tre figli. "Era un grande lavoratore e un grande amico – racconta Christian Falsarella, titolare del Singita –. Con noi non lavorava più stabilmente da alcuni anni, ma eravamo rimasti in ottimi rapporti. Veniva spesso con la famiglia nella nostra spiaggia, inoltre quando avevano bisogno di un aiuto, era sempre pronto a darci una mano". Proprio poche ore prima dell’incidente, spiega Falsarella, "stavamo pensando di chiamarlo in pizzeria perché domani (oggi; ndr) al Singita abbiamo un grosso evento".

La gioventù scandita dalla passione per la musica, aveva fatto parte di un gruppo in cui suonava e cantava. Recentemente aveva cambiato diversi lavori, in un ospedale, in un panificio, ma Carmine non smetteva mai di guardare avanti: "Era una persona con tantissimo entusiasmo per la vita, sempre sorridente, molto leale sul lavoro. Ricordo le sue battute, con lui ci si divertiva sempre. E nella vita aveva saputo superare le difficoltà. Molto unito alla sua famiglia, qui aveva incontrato una ragazza con la quale era felice e la nascita dell’ultima bimba lo aveva reso entusiasta".

l.  p.