
La residenza per anziani ‘Il Fontanone’ di Faenza
È in discussione in questi giorni, nei sei comuni dell’Unione della Romagna Faentina, la delibera con la quale le Amministrazioni comunali daranno il via libera alla costituzione di una nuova società consortile a compartecipazione mista pubblico-privata che sarà incaricata di gestire oltre 500 posti residenziali e 100 posti semiresidenziali sul territorio, accorpando le strutture attualmente in gestione all’Asp della Romagna Faentina, e quelli gestiti privatamente. Un nuovo modello economico e organizzativo, frutto di una co progettazione di oltre due anni che pone tra i propri obiettivi il miglioramento dell’offerta assistenziale sul territorio, e che inoltre, stando ai documenti ufficiali, propone sensibili miglioramenti sui bilanci dell’Asp. "Si tratta di un progetto – sottolinea l’assessore al Welfare Davide Agresti –, a cui stiamo lavorando da più due anni, che vede la creazione di una società partecipata misto pubblico-privato per la gestione delle strutture residenziali degli anziani della Romagna Faentina".
Un’operazione "che poggia su tre pilastri – prosegue Agresti –: affrontare con soluzioni inedite il tema dell’inverno demografico, perché i bisogni del territorio stanno già arrivando con un impatto molto importante". In secondo luogo: "Serve un riequilibrio dei posti accreditati che oggi sono all’80% in gestione al privato e il 20% al pubblico. Da qui è nato un percorso di coprogrettazione. La società mista rafforzerà la governance pubblica rispetto all’attuale". E infine "l’intento è dare più solidità all’Asp. Con la collaborazione di un soggetto privato pensiamo di riuscire a prendere il meglio da entrambi i soggetti e rafforzare i bilanci di Asp che seppur migliorati negli anni presentano ancora dei passivi. Questo ci consente di rafforzare la cura per l’anziano e avere i bilanci più solidi per permetterci di poter fare investimenti più importanti sui temi di cui Asp si occupa e che sono centrali per il futuro: l’abitare sociale, la disabilità, l’assistenza domiciliare e la telemedicina, la ludopatia e il gioco d’azzardo, le nuove povertà. Tutte questioni affrontate in questi anni e che potremo davvero implementare quando avremo bilanci più solidi". Il percorso che porterà alla creazione del nuovo soggetto ha visto Asp gli scorsi anni indire un bando pubblico al quale ha risposto il Consorzio Blu, all’interno del quale c’è la cooperativa In Cammino, che ha presentato una proposta tecnico-progettuale che consentirà all’azienda pubblica e ai comuni soci di mantenere una presenza ed un ruolo significativo nella gestione dei servizi residenziali e semiresidenziali sociosanitari territoriali rivolti alla popolazione anziana non autosufficiente. In particolare Asp e In Cammino opereranno a titolo non oneroso il conferimento delle proprie autorizzazioni per l’esercizio delle strutture residenziali e semiresidenziali. La delibera dopo essere passata dalla commissione sarà discussa oggi in consiglio comunale.
Damiano Ventura