Si torna a parlare di Berkan B. A farlo è Italia Nostra - sezione di Ravenna - che in una nota ricorda che "dopo la sentenza di un anno fa, che ha visto riconosciuta, sia pure ridimensionata, la responsabilità penale del presidente" dell’autorità di sistema portuale, oggi c’è "udienza in Cassazione" dove "si deciderà se la condanna verrà confermata, modificata, annullata, o se il processo dovrà ripartire". Riassumendo, "il presidente è stato riconosciuto responsabile della contravvenzione di sversamento di idrocarburi in cooperazione colposa con gli ex proprietari della nave. In sostanza per non avere vigilato e provveduto con tempestività rispetto a quanto stava succedendo. E anzi, avendo rinnovato per tre volte, con validità retroattiva, la concessione della banchina" sulla quale "si stava consumando la sciagurata demolizione della Berkan B, malgrado i sequestri già operati dalla Medicina del Lavoro e i potenziali pericolo per l’ambiente marino, poi concretizzatisi con lo sversamento di decine e decine di metri cubi di olio combustibile proveniente dal relitto".
CronacaCaso Berkan-B, oggi l’ultima parola