Cassa di Ravenna, raccolta sopra i 9 miliardi

L’istituto ha approvato i risultati individuali e consolidati 2020: "Sono migliori delle aspettative". Crescono gli impieghi

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"I risultati conseguiti sono migliori delle aspettative, confermano la solida posizione della Cassa e ne dimostrano la resilienza in questo anno dominato dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria". È questo il commento relativo ai risultati individuali della Cassa di Ravenna Spa e consolidati di gruppo relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, a conclusione del primo anno della pandemia, approvati dal consiglio di amministrazione della banca di piazza Garibaldi, capogruppo dell’omonimo gruppo bancario privato ed indipendente, presieduto da Antonio Patuelli, su proposta del direttore generale, Nicola Sbrizzi.

La raccolta diretta da clientela è di 4.026 milioni di euro (+11,26%), la raccolta indiretta ammonta a 5.127 milioni (+2,02%), di cui il risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi) ha raggiunto i 2.695 milioni (+4,91%). La raccolta complessiva da sola clientela ha superato i 9.153 milioni di euro (+5,89%).

Si rafforza il sostegno alle attività economiche di imprese e famiglie con impieghi che ammontano a 3.002 milioni di euro (+3,72%). Per il ventinovesimo anno consecutivo dalla trasformazione in società per azioni, la Cassa ha ottenuto un risultato positivo. L’utile dell’operatività corrente della Cassa, al lordo delle imposte, ammonta a 22,6 milioni di euro, con una diminuzione limitata del 9,63%.

L’utile netto è superiore a 16,8 milioni di euro (-11,88% rispetto all’anno precedente). Il consiglio di amministrazione della Cassa ha deliberato la distribuzione di un dividendo nella forma di un’azione ogni 86 possedute o, a richiesta, in contanti, di 18 centesimi per azione. La distribuzione del dividendo è sottoposta alla preventiva autorizzazione della Banca d’Italia.

Il conto economico individuale della Cassa nel 2020 registra un margine d’interesse di 58,7 milioni di euro (-4,16%), le commissioni nette sono di 48,8 milioni (-8,19%), il margine di intermediazione ammonta a 127,8 milioni (-5,12%), le rettifiche di valore e gli accantonamenti per rischio di credito, sempre prudenti, sono di 33,2 milioni (-17,85%), il risultato della gestione finanziaria è di 93,8 milioni (+1,08%), i costi operativi, comprensivi dei costi obbligatori straordinari per salvataggi di banche concorrenti e per le spese sanitarie di prevenzione Covid-19, ammontano a 71,1 milioni (+5,45%). Per la qualità del credito il totale dei crediti deteriorati netti della Cassa (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) è del 4,86% del totale degli impieghi netti (-21,14%).

Nel 2020 è confermata la solidità patrimoniale della Cassa: il CET 1 ratio individuale al 31 dicembre 2020 è cresciuto al 18,77%, il Total Capital Ratio è al 19,94%. Hanno chiuso il bilancio in utile anche tutte le società del Gruppo Cassa: Banca di Imola Spa, Banco di Lucca e del Tirreno Spa, Italcredi Spa, Sifin Srl, Sorit Spa e (a controllo congiunto) Consultinvest Asset Management Sgr Spa.

Gli impieghi a famiglie e imprese crescono a 3.880 milioni di euro (+4,45%). "Le banche e le società del Gruppo – commenta l’istituto di credito – sono sempre attente ed impegnate, insieme all’outsourcer informatico CSE scarl, nelle innovazioni tecnologiche, con l’obiettivo di garantire i più alti livelli di servizio alla clientela, con l’offerta di una rinnovata ed ampliata gamma di prodotti e servizi, favoriti dalla crescita dei canali digitali, senza però rinunciare al fattore umano. Ogni sforzo contro la pandemia e per la ripresa è basato sulla crescita dell’etica diffusa, della legalità, dell’innovazione, dell’efficienza e della produttività, per il benessere di tutti".