Proprio oggi, ma 100 anni fa, la benedizione del cardinale Michele Lega inaugurava ufficialmente la sede della nuova filiale della Cassa di Risparmio di Ravenna in piazza Carducci a Brisighella e, forse, scacciava i "demoni" del Passatore che nel 1850 aveva fatto irruzione nel palazzo. La banca ravennate, fondata nel 1840, era in realtà già presente dal 1907 a Brisighella e l’acquisto del palazzo storico risale al 1923, ma fu proprio la benedizione del cardinale il momento fondante di uno dei punti di riferimento storici per Brisighella. Come spiega Clementina Missiroli, studiosa di storia locale, "il palazzo della Banca, come lo chiamano i brisighellesi, fu costruito su un edificio molto antico, appartenente a una delle famiglie più facoltose del paese, i marchesi Cattani. Era una di quelle abitazioni signorili in cui fece irruzione Stefano Pelloni, Il Passatore, con la sua banda nel corso dell’assalto a Brisighella il 7 febbraio 1850".
Nel 1896 il palazzo fu acquistato dall’arciprete di Brisighella, monsignor Antonio Casanova, che nel 1909 lo cedette all’avvocato Bracchini, allora sindaco di Brisighella. La Cassa di Risparmio di Ravenna aveva aperto una filiale già nel 1907 ma quando l’avvocato Bracchini decise di vendere il palazzo nella cosiddetta ‘piazzetta’ – fulcro della vita sociale con la Collegiata, la sede dei carabinieri, l’edicola dei giornali due caffè e vari negozi – la Cassa di Risparmio non si lasciò sfuggire l’occasione e acquistò il palazzo il 14 luglio 1923, per una spesa di 224.500, e poi l’inaugurazione avvenne, appunto, il 7 settembre 1924. L’edificio ha conservato le sue caratteristiche architettoniche, anche se nel 1962 fu ricostruito sotto la direzione del geometra Enzo Pepi, ammodernato negli ambienti interni e consolidato nella struttura, ma senza alcuna modifica dell’aspetto esterno. La ricorrenza del centenario dell’inaugurazione della filiale di Brisighella è un momento importante che riconferma e consolida la presenza e la continuità del rapporto tra la Cassa di Ravenna e il territorio, dimostrando la lungimiranza dell’investimento e la vicinanza costante ai cittadini.
Giorgio Costa