Saranno reincollate le dita delle mani che compongono l’opera dello scultore Andrea Sirna, che da qualche mese campeggia sulla facciata del municipio di Castel Bolognese. Due delle dita erano infatti state abbattute in quelli che, a quanto risulta, sono stati impatti accidentali. C’è chi ipotizza che possano essere state le pallonate di ragazzini che giocavano a calcio a creare il danno. "Non si è trattato di vandalismo – spiega il sindaco Luca Della Godenza –. Le dita furono in entrambi i casi trovate a pochi metri di distanza dall’opera. Chi avesse voluto arrecare un danno non le avrebbe certo lasciate lì". L’amministrazione correrà ai ripari: "Le dita potranno essere facilmente reincollate al resto dell’opera, che nel complesso verrà sollevata di un metro, in modo da evitare contatti con persone o mezzi in transito: ipotesi, quest’ultima, che crediamo all’origine del primo impatto". I due eventi non avranno probabilmente conseguenze, considerando l’esigua portata dei lavori per riposizionare le dita. L’opera, in ceramica, è il calco di una porzione del fango dell’alluvione del 16 maggio e delle impronte lì lasciate da alcune persone impegnate a rimuoverlo. "È un’opera per noi dal grande significato, che rimarrà nella piazza. Al suo fianco posizioneremo una targa che spieghi la genesi e la scelta dei materiali".
CronacaCastello, danneggiata una scultura