Cattivi odori Marina di Ravenna, tornano le sentinelle

L’obiettivo: informare Arpae affinché richiami le aziende responsabili

"A Marina di Ravenna non si respira più". Tornano le sentinelle dei cattivi odori

"A Marina di Ravenna non si respira più". Tornano le sentinelle dei cattivi odori

Ravenna, 13 gennaio 2019 - Tornano in azione i ‘nasi odorigeni’, cittadini di Marina di Ravenna e Porto Corsini che muniti di apposita ‘scheda di rilevazione del disturbo olfattivo’, rilevano data, ora, intensità e direzione del vento relativamente a cattivi odori. L’iniziativa segue quella analoga della primavera del 2016 e proseguirà, per ora, per un mese e con dieci volontari, per poi riprendere in un altro momento dell’anno con mutate condizioni climatiche. «Dopo un periodo di calma apparente – spiegano Domenico Sgrò e Luca Rosetti del gruppo Aria Pulita – sono ripresi i problemi di carattere odorigeno a Marina di Ravenna e Porto Corsini. La provenienza degli odori non è nota, ma spesso le esalazioni ricordano quelle che potrebbero essere emesse durante la lavorazione della soia nella fase di cottura. A questi se ne sono aggiunti, a fasi saltuarie, altri molto pungenti che parrebbero di gas e idrocarburi».

«Lo scopo della nostra iniziativa – precisa Sgrò - è quello di tenere costantemente informata Arpae, affinché intervenga con controlli e richiami a eventuali aziende con emissioni olfattive oltre limite. E’ un’azione preventiva, prima di un intervento della magistratura con sospensioni o altri provvedimenti come accaduto in passato». «Dopo i rilievi fatti in collaborazione con Arpae nel 2016 – aggiunge Rosetti – ci avevano garantito che le emissioni odorose sarebbero diminuite dell’80%. Invece non sono proprio calate. Speriamo che questa sia soltanto una fase intermedia e che le aziende migliorino le emissioni. Marina di Ravenna e Porto Corsini vivono anche di turismo e con questa puzza, in estate, perdiamo presenze su presenze». Insomma «tutto ci sembra uguale alla situazione degli anni passati: e ancora, talvolta, nelle ore notturne o nelle prime ore dell’alba, il disturbo olfattivo è massimo».

Le sentinelle odorigene termineranno questa prima fase dei rilievi a metà febbraio «poi riprenderanno in primavera quando muteranno le direzioni dei venti. Così i dati potranno essere incrociati fino a individuare con precisione le aree da dove vengono i miasmi». Contemporaneamente il gruppo Aria Pulita interagirà con alcuni parlamentari del Movimento 5 stelle che stanno lavorando a una proposta di legge che ufficializzi la figura della sentinella odorigena definendo un quadro legislativo certo.