Cesena acquista l’archivio di Zaffagnini

Acquisita grazie alla Regione la parte dedicata alle tradizioni folkloriche della Romagna: circa 12mila immagini del fotografo fusignanese

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L’archivio fotografico del fusignanese Giovanni Zaffagnini composto da 12mila foto che documentano le tradizioni romagnole è stato acquisito dal Comune di Cesena grazie a un contributo di 170mila euro erogato dalla Regione. Verrà salvaguardata così una ricca eredità culturale che altrimenti rischiava di finire all’estero. La Regione intende supportare il Comune di Cesena nell’acquisto e nell’attività di catalogazione e valorizzazione del Fondo Zaffagnini, affinché risulti consultabile nella sua complessità e organicità, in quanto il lavoro del fotografo fusignanese costituisce il punto di riferimento per lo studio della cultura romagnola.

"Presto Cesena arricchirà il proprio patrimonio culturale con una vera ‘enciclopedia’ delle tradizioni popolari e rurali della romagna – commenta l’assessore alla cultura Carlo Verona – che fa capo a Giovanni Zaffagnini, che dalle ricerche etnografiche degli anni settanta è passato successivamente alla fotografia di paesaggio, riservando straordinaria attenzione agli spazi urbani, all’ambiente e ai diversi aspetti della quotidianità, rapportando il più delle volte la sua opera con altre forme di espressione".

L’acquisto della parte dell’archivio fotografico di Giovanni Zaffagnini riguardante le tradizioni folkloriche e le indagini musico-etno-antropologiche di area romagnola è costituito da 11.477 negativi su pellicola di 35 mm, provvisti di relative stampe a contatto (328 provini); 1.947 stampe 13x18 e un numero minore di stampe di grande formato realizzate per mostre; 2.207 digitalizzazioni di negativi realizzati dall’autore, con un lavoro di post-produzione effettuato in prima persona dal fotografo e grazie al quale sono stati eliminati graffi, impurità di stampa dalle immagini analogiche ed è stata fatta anche una calibratura del contrasto delle luci.

Il tutto proseguirà dunque con la catalogazione e la valorizzazione del fondo, denominato ’Archivio fotografico Giovanni Zaffagnini’, e con la digitalizzazione della parte di negativi non digitalizzata.