REDAZIONE RAVENNA

"Che emozione il pianto di gioia della madre"

Giovane carabiniere di Sant’Agata sul Santerno salva dal soffocamento un bimbo di due anni che aveva una caramella nella gola

Il carabiniere Giuseppe Pio Di Blasio (al centro) col maresciallo Mirko Demana e il capitano Cosimo Friolo (. Foto Zani

Il carabiniere Giuseppe Pio Di Blasio (al centro) col maresciallo Mirko Demana e il capitano Cosimo Friolo (. Foto Zani

Nel pomeriggio di mercoledì, in un centro commerciale di Sant’Agata sul Santerno, un gesto rapido, coraggioso e istintivo ha fatto la differenza tra la vita e la morte. Protagonista un giovane carabiniere campano, Giuseppe Pio Di Blasio, in servizio nella stazione locale. Erano da poco passate le 15 quando, libero dal servizio e in abiti civili, stava entrando nella galleria per fare qualche acquisto. Pochi passi dentro e subito lo sguardo gli cade su una famiglia agitata, una giovane madre in evidente stato di panico.

"Mi sono avvicinato subito – racconta Di Blasio – mi sono qualificato come carabiniere e ho chiesto se avessero bisogno d’aiuto. La madre si è rassicurata nel sapere che fossi un carabiniere e mi ha spiegato che il suo bambino aveva ingerito una caramella e non riusciva più a respirare. Il piccolo aveva gli occhi persi nel vuoto, non respirava, dalla bocca gli usciva della schiuma. Lì ho capito che non c’era tempo da perdere".

Giuseppe non ha esitato. Con sangue freddo ha afferrato il bimbo di due anni e ha iniziato la manovra di disostruzione appresa durante il corso di formazione alla Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso. "Si prende il bimbo a cavalcioni sulla gamba e si danno colpetti dal basso verso l’alto sulla schiena. Ho chiesto al padre di chiamare subito il 118. Dopo alcuni tentativi, il bimbo ha finalmente deglutito, liberandosi dalla caramella. È scoppiato a piangere e si è lanciato tra le braccia della madre. È stato il momento più bello".

La manovra è durata appena una decina di secondi, ma per quella madre e per quel bambino è stata un’eternità. I sanitari del 118, giunti poco dopo, hanno verificato che non c’erano complicazioni e non è stato necessario alcun ricovero. Tutto grazie all’intervento provvidenziale del giovane militare.

Giuseppe Pio Di Blasio è originario della provincia di Benevento. Ha 26 anni compiuti proprio ieri, il giorno dopo il salvataggio, ed è nell’Arma dal dicembre 2023, a Sant’Agata da un anno dopo un primo incarico a Massa Lombarda. "È stato un gesto istintivo – spiega il militare –, sul momento non ho pensato al rischio, ma solo a salvare quel bambino. Quando l’ho visto stare bene, ho provato un’emozione fortissima. Non sono padre, ma in quel momento era come se lo fossi. È stato il regalo di compleanno più bello che potessi ricevere".

Non sono mancati i ringraziamenti dei presenti e l’ammirazione dei colleghi, a partire dal comandante della caserma di Sant’Agata, maresciallo ordinario Mirko Demana. E il capitano Cosimo Friolo, comandante della Compagnia di Lugo, sottolinea: "Quando ho saputo che il bimbo aveva ripreso a respirare, ho provato una gioia immensa. Le lacrime di quella madre erano lacrime di felicità. Il fatto che Giuseppe fosse in divisa o meno non cambia: ha agito da carabiniere e da uomo. Prendere in braccio un bimbo sconosciuto e farsi carico di una responsabilità così grande, pur non essendo padre, è un atto di grande coraggio. E quale miglior modo di festeggiare il compleanno se non restituendo un figlio alla sua mamma?".

Un gesto semplice, istintivo, ma di enorme valore. Un giovane carabiniere, con l’uniforme nell’anima, che ha saputo trasformare la sua formazione in azione concreta. E che oggi, più che mai, dà un volto umano e rassicurante all’Arma. Come sempre in questi casi, sarà avviata una procedura interna per valutare un riconoscimento formale al gesto del militare.

Lorenzo Priviato