"Ci concentriamo su Medicina e Geriatria Così copriamo il fabbisogno del territorio"

Nel Consiglio comunale di ieri il direttore dell’ospedale Davide Tellarini ha fatto il punto sull’ospedale di Faenza, che conta 222 posti letto e 8 tipologie di specialità: "L’internistica sarà riorganizzata con piattaforme assistenziali in cui troveranno posto tutti i pazienti che hanno esigenze differenti. Una mano ce la darà il sistema di ‘bad management’ da pochi giorni attivato. L’ospedale distrettuale deve cambiare l’assetto per la degenza. Oculistica, Otorino, Senologia e Ginecologia non hanno le caratteristiche di struttura complessa, ma volevamo potenziarle con uno scambio e una collaborazione in continuità di operatività con il presidio di Forlì".

Ora sono in corso lavori di ammodernamento a scale di emergenza, collegamenti verticali, portineria interna, e consolidamento sismico: "Poi saranno completate le aree al grezzo che interesseranno Pediatria e Gastroenterologia – prosegue Tellarini –. L’area delle degenza di Geriatria e Medicina saranno ampliate e la Medicina fisica e la Pediatria saranno ammodernati. Recupereremo anche gli spazi per l’attività ambulatoriale". Sul tema dei servizi, in apertura il sindaco Massimo Isola ha detto: "Se vogliamo parlare di sanità vanno evitati approcci naïf. In Medicina nucleare (i cui servizi sono stati spostati a Forlì e Cesena, ndr) si svolgevano servizi per il 10% degli utenti. La scelta dell’Ausl è di investire risorse nei reparti di Medicina e Geriatria, per coprire il 95% del fabbisogno del territorio". L’ottica è quella del dialogo con le altre strutture romagnole, come ha spiegato anche il direttore dell’Ausl Tiziano Carradori, che ha evidenziato le specifiche politiche che toccano Faenza: "Abbiamo nominato 70 nuovi primari e qui avete avuto la copertura di tutti i primari che prima valevano per più di una struttura", puntualizzando inoltre che "il 75% della domanda di ospedalizzazione è corrisposta dall’ospedale di distretto". Quindi la necessità di puntare in ogni nosocomio su Terapia intensiva, Radiologia e Cardiologia, a fronte di una riorganizzazione interna: "Abbiamo convinto la Regione: a Faenza arriverà il nuovo primario di cardiologia, ma dovremo essere capaci di proiettarci sul territorio a copertura della mancanza dei medici di medicina generale e di ridurre i tempi di attesa nelle prestazioni specialistiche senza trincerarci nella difesa dei posti letto". Altro passaggio sottolineato riguarda le piattaforme chirurgiche: "Abbiamo cercato di collegarle in rete. Faenza e Lugo soddisfano il 65% in loco e il 30% nelle altre strutture aziendali. Anche in Pronto soccorso, Faenza sul piano del personale soffre meno di altre realtà".