Ciclabile nell’area verde, protesta degli ambientalisti

Le modalità della realizzazione, a ridosso degli alberi e con la copertura del prato fra il parco Ferrucci e il parco Piani, ha attirato molte critiche

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La nuova pista ciclabile in costruzione fra il parco Ferrucci e il parco Piani non ha mancato di sollevare perplessità fra i frequentatori delle due aree verdi: "era proprio necessario sottrarre tutti quei metri quadrati a un parco pubblico per costruire unaciclabile?", domanda la Federazione italiana ambiente e bicicletta. "Davvero non si poteva costruire a fianco della strada da cui dovrebbe invece essere deviato il traffico ciclistico?" Il riferimento è a via Corbari, direttrice molto trafficata in determinate fasce orarie, già finita agli onori delle cronache a più riprese per la sosta selvaggia comune in alcuni momenti della giornata – in particolare in inverno nelle fasi di ingresso e uscita dei ragazzi dalle scuole Don Milani – e per la difficoltà trovata nel conciliare il traffico ciclabile e quello automobilistico. La volontà di realizzare un percorso per le sole biciclette in direzione del retro delle scuole, raggiungibili attraverso il parco Ferrucci e il parco Piani, è alla base della nuova pista in calcestre (un autocompattante): il progetto, per cui il Comune ricevette un finanziamento ministeriale da 179mila euro, fu reso pubblico lo scorso dicembre.

In ogni modo secondo gli ambientalisti la pezza è per così dire peggio del buco. "Il percorso partecipativo non è stato sufficiente", prosegue la Fiab. "Molti si sono resi conto di ciò che succedeva quando le ruspe erano già in azione". Al punto che una cittadina, in segno di protesta, aveva minacciato di incatenarsi al centro del parco per evitare il passaggio dei mezzi pesanti. "Il Quartiere centro sud, il Tavolo Ambiente e la Consulta della bicicletta non sono stati adeguatamente informati: molti neppure ricordavano di un progetto come quello". Della questione si è brevemente parlato durante l’ultima seduta della Consulta della bicicletta, nel corso della quale i tecnici comunali hanno ribadito come secondo loro la scelta di costruire la pista dentro il parco, piuttosto che a fianco del traffico, rappresenti una tutela maggiore per i ciclisti. Nel frattempo i lavori per la realizzazione della ciclabile sono proseguiti, con grande allarme degli ambientalisti per il modo con cui le ruspe si sono spinte a ridosso degli alberi, portando in evidenza, in alcuni punti, addirittura le radici.

Filippo Donati