Ciclista travolto e ucciso a Faenza, sabato i funerali a Castel Bolognese

Proseguono le indagini della Polstrada: pare che il 35enne Stefano Magalotti viaggiasse a luci spente. Tra tre giorni arriverà l’esito degli esami tossicologici sulla 22enne che l’ha falciato sulla via Emilia.

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Si svolgeranno sabato alle 10 nella chiesa di San Petronio di Castel Bolognese i funerali di Stefano Magalotti. Il giovane castellano, che a settembre avrebbe compiuto 35 anni e che era contitolare dell’apicoltura Granfavo a Brisighella, ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto poco dopo l’una di martedì sulla via Emilia Ponente in località Pieve Ponte. Magalotti era in sella alla sua bicicletta sulla carreggiata a lato della pista ciclabile in direzione Faenza-Castel Bolognese quando, tra il ristorante La Tana del Lupo e la concessionaria Sva, è stato falciato a morte da una Opel Corsa di colore grigio guidata da una 22enne anche lei di Castel Bolognese che viaggiava nella stessa direzione. La giovane rientrava a casa dopo una cena con amici in un ristorante della città sulla via Granarolo.

La ragazza, su cui un primo etilometro ha restituito un tasso alcolemico tra 1,3 e 1,4 grammi per litro e il secondo non ha avuto esito in quanto sotto choc la giovane ha immesso nell’apparecchio una quantità di aria insufficiente, è stata sottoposta a ulteriori accertamenti tossicologici. Per avere l’esito degli esami, occorrerà attendere almeno tre giorni.

Intanto, dopo la ricognizione sul corpo di Magalotti, il pm Daniele Barberini titolare del fascicolo ha dato il nulla osta ai funerali. Proseguono le indagini degli agenti della polizia Stradale di Faenza, coordinata dall’ispettore superiore Giuseppe La Rosa.

Sulla base di accertamenti e testimonianze, sembra che la bicicletta del 35enne procedesse a fanali spenti, così come quella dell’amico, un 18enne che lo precedeva di qualche metro. È stato lui a raccontare che, al momento dell’incidente, erano in fase di manovra per entrare all’interno del ristorante La Tana del Lupo per mangiare qualcosa dopo avere trascorso la serata in alcuni locali. Questo giustificherebbe il fatto che i due amici non pedalavano sulla pista ciclabile ma sulla carreggiata. In ogni caso, considerando che i ciclisti viaggiavano a fari spenti in un tratto tra l’altro non particolarmente illuminato, potrebbe profilarsi un concorso di colpa la cui portata andrebbe comunque valutata alla luce delle condizioni psicofisiche della giovane legate all’alcol. La 22enne, in attesa dell’esito degli esami tossicologici, resta indagata per omicidio stradale: per lei è subito scattato il ritiro della patente. L’arresto in flagranza di reato non è obbligatorio in situazioni come questa.

Il sindaco di Castel Bolognese, Luca Della Godenza, ha voluto esprimere le condoglianze personali e di tutta l’amministrazione ai parenti di Magalotti e la propria vicinanza alla famiglia della 22enne per questa "tragedia della strada che ha lasciato una ferita profonda nella nostra comunità".