Evitare futuri allagamenti a Faenza attraverso la realizzazione di impianti idrovori. È uno degli obiettivi su cui si concentra il piano di azione sul sistema idrico e fognario cittadino allo studio di Hera. La spiegazione del funzionamento del sistema fognario a servizio della zona di via Lapi è stata fornita dai tecnici della società la scorsa settimana nel corso dell’incontro organizzato dal comitato dei cittadini alluvionati della ‘Bassa Italia’ tenutosi ai Salesiani. A relazionare sugli interventi sono stati direttamente i tecnici di Hera i quali hanno specificato che l’impianto di sollevamento attualmente presente ha il solo scopo di recapitare in tempo secco le acque reflue al depuratore di Formellino, mentre in tempo di pioggia l’eccedenza tracima verso il fiume Lamone. Al verificarsi contemporaneo di copiose precipitazioni e alti livelli di fiume, l’impossibilità di scarico può generare fenomeni di allagamento da acque meteoriche come nel caso del 2 maggio scorso in via Lapi. Per ovviare al problema quindi, rilevato che per quanto riguarda le sezioni delle tubature non risultano sofisticate criticità, sarà necessario innanzitutto razionalizzare l’acqua che raggiunge via Lapi dai quartieri a monte tramite bypass verso altri punti di scarico. Dopodiché si renderà necessario realizzare un impianto idrovoro che consenta lo scarico dell’acqua direttamente al fiume.
Sono almeno cinque, come anticipato in più sedi, gli impianti fissi da realizzarsi in varie zone della città, tra cui via Lapi, via Fratelli Bandiera, via Ugo Piazza e via De Gasperi. Un progetto dunque importante e strutturale per la cui realizzazione, tenute in considerazione anche le tempistiche di progettazione e di autorizzazione (a livello regionale, con le amministrazioni locali presso Atersir), si stima possa essere necessario l’impiego di qualche anno. E tra l’altro bisognerà trovare le coperture finanziarie per l’intervento, il cui costo non potrà che essere nell’ordine dei milioni di euro. Pertanto, poiché opere del genere hanno tempi di realizzazione non trascurabili, nell’immediato si sta valutando il ricorso a un sistema di idrovore mobili. Sono attualmente in corso da parte di Hera e dell’Unione della Romagna Faentina le valutazioni sui luoghi in cui le suddette idrovore dovranno essere installate.
d.v.