
L’incidente mortale che è costato la vita al medico lughese Gaetano Paolo Caprio ha riacceso il dibattito in città sulla sicurezza della circonvallazione, e in particolare sullo spartitraffico che molti da tempo chiedono ma che non è mai stata realizzato, e che manca clamorosamente anche dal lotto dei lavori per 450mila euro – assegnati una settimana fa – che verranno eseguiti nei prossimi sei mesi, e che si limiteranno sostanzialmente alla risistemazione delle banchine laterali. Sul tema le opposizioni si dicono decise a non fare sconti: "Ancora un incidente mortale sulla circonvallazione di Faenza", protesta il consigliere comunale Gabriele Padovani. "Come Area Liberale molte volte abbiamo espresso la necessità dello spartitraffico, anche con una mozione in consiglio comunale. I ritardi di questa amministrazione per quel che riguarda i lavori pubblici sono assodati". Dura anche la presa di posizione del Popolo della Famiglia: "È sotto gli occhi di tutti – afferma il coordinatore Alessandro Vitali – che la tangenziale presenta notevoli criticità e un grosso indice di pericolosità, soprattutto per quello che riguarda gli scontri frontali, come quello recente. Ricordiamo che nel settembre 2022 è stata approvata a maggioranza del consiglio comunale una mozione in cui si impegnava la giunta a proseguire la collaborazione con le Università per definire una progettazione dedicata agli interventi da adottare per aumentare gli standard di sicurezza della circonvallazione, in particolare rispetto alla possibilità di realizzare una separazione tra i due sensi di marcia".
Richiesta rinnovata anche da Italia Viva, forza seduta fra i banchi della maggioranza: "Quel parere sarebbe stato opportuno chiederlo però direttamente al Ministero dei Trasporti – fa notare il consigliere comunale Alessio Grillini –, in primis per chiarire se quella è una strada urbana o una strada a scorrimento veloce urbana. Ma a quel punto il parere ministeriale avrebbe messo tutti con le spalle al muro. Collocare uno spartitraffico, in particolare nel punto in cui la circonvallazione passa al di sotto di viale Marconi, dove non sono possibili allargamenti della carreggiata, potrebbe costringere a introdurre un’unica corsia per senso di marcia. Il che sarebbe una bomba atomica sulla mobilità di una città dove il traffico automobilistico è già rallentato dalla chiusura pluriennale del Ponte delle Grazie". Padovani e Grillini, due dei veterani del consiglio comunale, dove entrarono per la prima volta nel 2010, hanno visto scorrere davanti a loro tonnellate di delibere, mozioni, votazioni, senza che vedesse la luce un’opera che oggi sembra quella più dirimente sul fronte della sicurezza urbana. "Morti evitabili come quella di poche ore fa sono un peso sulla coscienza di noi consiglieri comunali – prosegue Grillini –. Adesso non è più il tempo di tirarsi indietro. Al di là dei tecnicismi derivanti dalla natura di quella strada dobbiamo dirci chiaramente che lo spartitraffico è necessario. Altrimenti ci ritroveremo prima o poi a piangere un nuovo lutto".
Filippo Donati