"Cittadini e migranti in ’Ci vediamo al parco’"

Grilli (Teatro Due mondi) racconta la rassegna tenutasi nelle aree verdi della città nell’ambito del programma di ’Sicurezza partecipata’

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Con lo spettacolo "Come crepe nei muri" tenutosi giovedì alla Cavallerizza e ieri al Parco Mita di Via Ravegnana, il Teatro Due Mondi ha chiuso il progetto ’Ci vediamo al Parco’, un’iniziativa per riqualificare e vivere alcune aree verdi della città in un’ottica di ’sicurezza partecipata’. Lo spettacolo che ha concluso la rassegna vuole affrontare il tema del ’muro’, non solo quello fatto di pietra o di filo spinato, ma anche quello invisibile, creato dalla paura e dalla diffidenza fra le persone.

Alberto Grilli, il direttore della compagnia Teatro Due Mondi, spiega la realizzazione del progetto. "Gli attori del Teatro Due Mondi hanno lavorato assieme a cittadini e migranti richiedenti asilo. Ogni volta, nuovi cittadini hanno partecipato al laboratorio e hanno creato uno spettacolo sempre diverso. Quest’anno, in luglio, lo abbiamo fatto i Norvegia, e in questi giorni sono venuti a Faenza 10 ragazzi norvegesi – spiega Grilli – con cui abbiamo definito l’ultima versione". Il primo obiettivo del progetto era quello di coinvolgere persone che normalmente non si dedicano al teatro, il secondo era portare cultura nei luoghi pubblici meno frequentati. "I parchi, ad esempio, oggi sono considerati spesso ’luoghi pericolosi’ – continua Grilli – ma se torniamo a frequentarli possiamo renderli nuovamente luoghi di socialità".

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Comune di Faenza, l’Unione della Romagna Faentina, lo ‘Studium Actoris’ di Fredrikstad in Norvegia – che è stato anche ricevuto in Comune nei giorni scorsi – e con il contributo della Regione Emilia-Romagna.

Martina Panzavolta