ANNAMARIA CORRADO
Cronaca

Classis si arricchisce. Protagonista l’arte musiva

Venerdì 29 settembre si apriranno le porte di due nuove aree espositive ’Abitare a Ravenna’ e ’Pregare a Ravenna’ con reperti dagli scavi.

Classis si arricchisce. Protagonista l’arte musiva
Classis si arricchisce. Protagonista l’arte musiva

Il mosaico è protagonista delle due nuove sezioni permanenti del Classis Ravenna, Museo della città e del territorio gestito dalla Fondazione RavennAntica, che verranno inaugurate il 29 settembre. Le nuove sale raccontano due capitoli fondamentali della storia della città: l’edilizia abitativa ed ecclesiastica in età romana e tardo romana, e la loro apertura si inserisce tra gli eventi di punta della VIII edizione della Biennale del Mosaico contemporaneo che partirà ufficialmente il 14 ottobre. Il nuovo allestimento è stato presentato ieri a Milano, a Palazzo Rovati. "Queste due sezioni – ha raccontato Francesca Masi, direttrice di RavennAntica – sono state progettate e realizzate nel periodo in cui Ravenna e la Romagna sono state colpite dall’alluvione. Mentre l’allestimento era nel vivo, il Museo ha accolto oltre settecento persone sfollate. Nonostante le difficoltà abbiamo continuato a lavorare, trasformando sempre più il museo in un luogo vivo, legato al territorio". Accanto alla direttrice Giuseppe Sassatelli, presidente di RavennAntica che ha ricordato quanto sia stato fondamentale il finanziamento del ministero della Cultura-Piano strategico ‘Grandi progetti Beni culturali’ voluto dall’allora ministro Dario Franceschini.

"Dopo questa inaugurazione – ha aggiunto Sassatelli – Classis avrà 150 metri quadrati di mosaici nuovi in esposizione, gran parte dei quali finora non visibili".

Urbanistica residenziale e luoghi di culto, quotidianità e spiritualità: il patrimonio costituito dai reperti archeologici e dai mosaici che comporranno gli allestimenti delle due nuove sezioni, dà dunque accesso a un immenso patrimonio fatto di nuove conoscenze e consapevolezze sulla vita privata e pubblica all’epoca di Ravenna Capitale.

L’ampliamento, a cura di Andrea Augenti, Fabrizio Corbara, Giovanna Montevecchi e Giuseppe Sassatelli, permette al Classis Ravenna di rilanciarsi fortemente come museo del territorio: i reperti e i mosaici che saranno esposti provengono infatti non solo da alcuni dei più celebri scavi della zona di Ravenna, come quello della Basilica di San Severo a Classe, e da collezioni già conosciute in città, come la Domus dei Tappeti di Pietra e la Domus del Triclinio, ma anche da altri siti, come il mosaico rinvenuto nella Domus di via Dogana a Faenza.

Verranno restituiti al pubblico elementi musivi poco noti, come ad esempio il mosaico dalla cosiddetta chiesa della “Cà Bianca”, i cui resti sono stati rinvenuti a sud di Classe, oppure il mosaico faentino con il mito di Achille. Si potrà ammirare anche una serie di elementi architettonici provenienti da architetture sacre dell’area archeologica di Classe e di Ravenna. Tra questi, il capitello in marmo ritrovato nel 2005 in occasione dello scavo estensivo dell’Antico Porto di Classe.

Alla presentazione di ieri a Milano è intervenuto anche l’assessore alla cultura, Fabio Sbaraglia. ‘Il Museo - ha sottolineato - acquisisce circa 600 metri quadrati di aree espositive, dove il mosaico sarà protagonista, confermando anche la sua vocazione di Museo vivo in continua evoluzione’. Orari: dal 30 settembre tutti i giorni dalle 10 alle 17, biglietto 8 euro. Info.: 0544 473717; 320 9539916.