Cmc, il 20 luglio incontro a Roma "Un crac sarebbe insostenibile"

Convocato un tavolo al Ministero dello sviluppo economico per risolvere la crisi della cooperativa. L’assessore regionale Colla: "Si deve scongiurare una crisi irreversibile in una realtà come Ravenna"

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"Questa regione, e il territorio di Ravenna, non si possono permettere in una fase così importante per lo sviluppo delle infrastrutture, di sopportare l’impatto sociale ed economico che deriverebbe da un fallimento finanziario e industriale della Cmc, il crac avrebbe un impatto insostenibile". Le parole dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, non si prestano a interpretazioni: la cooperativa di via Trieste, attualmente in concordato, attraversa certamente uno dei momenti più difficili della sua storia.

In seguito alla richiesta della Regione, in accordo col sindaco di Ravenna Michele de Pascale, ieri è arrivata la convocazione per la mattinata di mercoledì 20 luglio di un tavolo di crisi Cmc al ministero dello Sviluppo economico. L’appuntamento vedrà attorno al tavolo di confronto oltre che Regione, Comune e ministero dello Sviluppo economico anche Invitalia, i sindacati nazionali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil, i ministeri dell’Economia e Finanze, del Lavoro e delle Infrastrutture. Invitalia, ufficialmente Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, è un’agenzia governativa partecipata al 100% dal ministero dell’Economia e della Finanza. L’azienda è attiva "nel processo di crescita economica del Paese, attraverso l’azione su settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione ed è altresì impegnata nel rilancio delle aree di crisi". La società potrebbe, quindi, avere un ruolo anche nella trattativa in corso tra Cmc e Pavimental, player di primo piano e società del Gruppo Autostrade per l’Italia, dopo il congelamento della trattativa con WeBild. Per l’assessore Colla, infatti, l’incontro al ministero è "un passo utile e necessario sulla strada per individuare una soluzione della vertenza. L’incontro al Mise dovrà far emergere la discussione tra i diversi ministeri e le società coinvolte dalla crisi del colosso delle costruzioni, per individuare le possibili alleanze in grado di garantire la continuità industriale".

"È evidente - conclude Colla- che si deve scongiurare una crisi irreversibile della società proprio in una realtà come quella di Ravenna che sta lavorando su importanti investimenti, strategici per il Paese. Ciò avrebbe inevitabilmente come conseguenza il blocco di numerosi cantieri sul territorio nazionale e oltre". A fine giugno, la stessa cooperativa aveva dichiarato che l’accordo con un partner strategico si rende necessario "al fine di garantire la continuità aziendale, quindi nell’interesse di tutto il ceto creditorio". La direzione aziendale è, quindi , impegnata nel sostenere le attività correnti "per creare le condizioni economiche, legali e finanziarie affinché la cooperativa possa procedere al pagamento dei creditori concordatari una volta che sia conclusa positivamente l’operazione".

lo. tazz.