Cna visita le aziende colpite "Contributi, sospendere i pagamenti"

Gli imprenditori di Faenza e Bagnacavallo chiedono un alleggerimento temporaneo della tassazione. E la Caravita Recinzioni rinuncia alla richiesta di rimborso: "Rispetto ad altri, siamo stati fortunati" .

Cna visita le aziende colpite   "Contributi, sospendere i pagamenti"

Cna visita le aziende colpite "Contributi, sospendere i pagamenti"

Un incontro voluto per rapportarsi direttamente con alcuni degli imprenditori che hanno subito i danni dovuti all’allagamento dei giorni scorsi e portare le testimonianze a Roma, dove si gioca la partita politica. Questo l’intento della Cna nazionale che ha portato il presidente Dario Costantini prima a Faenza e poi a Bagnacavallo, due delle zone più colpite dalle esondazioni della settimana scorsa ed ancora sotto lo scacco delle previsioni metereologiche delle prossime ore che minacciano nuovamente pioggia, in crescendo verso il fine settimana.

Costantini, affiancato dal presidente regionale Cna Paolo Cavini e dalla vice presidente nazionale Marianna Panebarco oltre alle rappresentanze locali dell’Associazione di categoria, ha fatto visita, nel territorio di Bagnacavallo alle aziende Orva e Caravita Recinzioni accompagnato anche dalla sindaca, Eleonora Proni. "A tutti i ministri e politici incontrati a Roma nei giorni scorsi ho detto che l’Emilia-Romagna è abituata a tacere e a cavarsela da sola – ha sottolineato Costantini, piacentino di origine –. Questo però non significa che non abbia bisogno di supporto". Ed è proprio questo che gli imprenditori di Bagnacavallo chiedono. Luigi Bravi, titolare della Orva, industria alimentare specializzata nella produzione di prodotti da forno, pane e piadine, ha riportato danni per oltre il milione di euro. "In mezz’ora siamo riusciti a evacuare 200 persone – racconta –. La produzione era in corso e le macchine erano piene. Ovviamente abbiamo dovuto buttare via tutto. Ogni giorno produciamo 2.000 tonnellate di pane e 350.000 piadine pari a 300.000 euro di fatturato. La produzione è rimasta ferma fino a sabato, quando siamo riusciti a riattivare una delle tre linee produttive per poi ripartire a pieno ritmo da lunedì. Per 48 ore abbiamo pulito per cercare di liberare i capannoni dall’acqua ma soprattutto dalla fanghiglia. Per far fronte a questa emergenza – continua – abbiamo bisogno di mantenere il flusso di cassa. Per questo ho proposto, durante la riunione che nei giorni scorsi si è svolta alla presenza del Presidente della Regione e del Prefetto di sospendere per alcuni mesi il versamento dei contributi". Un provvedimento che, se adottato, porterebbe una boccata di ossigeno alle imprese che hanno sofferto e che Bravi ha esposto anche alla rappresentanza nazionale di Cna. "Abbiamo bisogno di interventi immediati – ha continuato –. Di risarcimento danni si potrà parlare in un secondo tempo". La proposta sarà evidenziata anche durante la riunione che si svolgerà nella mattinata di domani in Provincia, alla presenza di tutte le parti politiche e dei rappresentanti del mondo economico, associazioni e sindacati. "Io sono stata avvisata un’ora prima che arrivasse l’esondazione – ricorda Orietta Caravita titolare della Caravita Recinzioni e presidente di Cna Bagnacavallo –. Sono riuscita a salvare i computer e le attrezzature. Tutta la merce è stata sommersa da acqua e fango e continuiamo ancora a pulire. Nella difficoltà ho comunque cercato di trovare il lato positivo. Visto che abbiamo bisogno di togliere il fango che si è infiltrato sotto la merce – continua – ho messo in vendita le recinzioni infangate con uno sconto. Devo dire che l’iniziativa ha avuto successo. Al di là del disagio comunque – sottolinea - siamo stati fortunati rispetto ad altre attività. Per questo ho rinunciato alla richiesta di qualsiasi rimborso. Non me la sento di portare via risorse a chi ne ha più bisogno".

Monia Savioli