
Il neosindaco di Ravenna: "Ora le infrastrutture"
Alessandro Barattoni è il nuovo sindaco di Ravenna. Tessera del Pd in tasca, correva per una coalizione che comprendeva Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Partito Repubblica Italiano, Ama Ravenna e Progetto Ravenna. Il 42enne arriva in via Antica Zecca, sede del suo comitato elettorale, accolto da ’Al di là dell’amore’ di Brunori Sas, e deve subito affrontare un plotone di giornalisti. Prima, però, stappa lo spumante (foto in alto).
Barattoni, da dove nasce questa sua vittoria?
"È frutto di un grande lavoro di squadra. Non mi sono mai sentito solo in questi mesi di campagna elettorale. Per questo ringrazio tutti quelli che hanno lavorato al mio fianco".
L’ottica è quella dei dieci anni di governo?
"Sì, abbiamo fatto un programma per governare Ravenna per due legislature".
Visti i risultati di Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, come si orienterà al momento di formare la giunta?
"Al tema della giunta penseremo da domani (oggi, ndr). Ora è il momento di festeggiare. C’è un tema negativo, quello dell’affluenza. Mi impegnerò per da subito per recuperare elettori, perché il dato dell’affluenza sotto il 50% mi angoscia".
In campagna elettorale i suoi avversari - erano altri sei i candidati in corsa -, hanno puntato spesso sull’alluvione, che evidentemente non ha retto alla prova delle urne.
"Forse l’alluvione è un ricordo per qualcuno. Da parte mia mi impegnerò perché servono più opere straordinarie, oltre che a tenere alta l’attenzione sul nostro territorio, così da realizzare gli interventi necessari per la messa in sicurezza".
Quanto ha pesato nella vittoria al primo turno l’essersi presentato con una coalizione così ampia?
"Abbiamo fatto un lavoro incredibile sul programma. Partendo da questo, siamo stati bravi poi a lavorare nel quotidiano".
Com’è stata la campagna elettorale?
"Io non ho mai risposto alle provocazioni. Di sicuro non si governa solo con le dichiarazioni (Nicola Grandi, principale avversario di Barattoni e in corsa per Fratelli d’Italia, Forza Italia e Viva Ravenna, a pochi giorni dal voto ha promesso l’abolizione dell’addizionale Irpef, ndr). La nostra cifra stilistica è stata la qualità del rapporto quotidiano con i cittadini".
E la sua, che campagna elettorale è stata?
"Si è basata sul convincere le persone della bontà del nostro programma politico e nel convincerli nell’andare a votare. Durante i dibattiti, spesso mi sono sentito ’uno contro sei’. Ringrazio comunque gli altri candidati per la campagna elettorale".
Lavorerete insieme?
"Sì, su alcuni temi mi piacerebbe trovare convergenze".
Le sue priorità?
"Le infrastrutture. Vorrei che in fretta venisse convocato un tavolo con gli altri sindaci romagnoli per discutere di Alta Velocità. Ravenna ha poi bisogno, in fretta, di un secondo bypass sul Candiano".
Pensava di staccare con questi numeri Grandi?
"No, pensavo a superare il 50%".