Coltelli, botte e gelosia ossessiva Condanna per l’ex violento

Quattro anni e otto mesi la pena per un 25enne accusato di stalking, violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni. Lui ha ammesso i fatti, per i quali si trova in carcere. Alla vittima 15mila euro di risarcimento.

Quando lei ha deciso di interrompere la relazione, in ragione

delle sue condotte violente, lui

ha scardinato la porta della cucina e le ha lanciato contro alcuni

oggetti. In altre occasioni, l’oramai ex fidanzato l’aveva costretta a subire rapporti sessuali con la forza, minacciando di farle del male e ricordandole che praticava arti marziali. Ieri mattina, davanti al Gup Janos Barlotti, ha ammesso i fatti, chiedendo scusa. Ciò non è bastato a un 25enne di Alfonsine ad evitare una condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione per i reati di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza privata, lesioni e violenza sessuale. Fatti commessi tra la Bassa Romagna e un lido ravennate, dove viveva la vittima, parte civile con la tutela dell’avvocato Cristina Magnani, che si è vista riconoscere una provvisionale del 15mila euro.

La difesa dell’imputato – avvocato Michele Dell’Edera – ha chiesto al giudice, che si è riservato la decisione, gli arresti domiciliari in luogo della custodia in carcere per l’imputato, detenuto a Pesaro da inizio febbraio. Già durante l’interrogatorio di garanzia l’imputato aveva ammesso di avere esagerato, soprattutto quando beveva. Anche la violenza sessuale – un rapporto alla quale la ex compagna aveva deciso di soggiacere per evitare conseguenze peggiori – è stata oggetto di ammissioni. Le prime condotte aggressive risalivano all’ottobre 2022, quando erano iniziate le discussioni e i primi insulti rivolti alla ragazza. A novembre, dopo che lei aveva deciso di lasciarlo, il 25enne aveva iniziato a seguirla e pedinarla, facendole sceneggiate mentre era in compagnia delle amiche. Emblematico quanto accaduto a metà gennaio: lei aveva cercato sollievo a casa dei genitori e lui le aveva inviato un messaggio con la foto della sua auto parcheggiata in cortile scrivendole: “Preparati a chiamare i pompieri”.

In una occasione l’aveva minacciata con un coltello. Anche le testimonianze di amici, vicini e familiari della ragazza, raccolte, dalla squadra mobile, avevano avvalorato quanto denunciato dalla vittima.