Ravenna, 25 agosto 2018 - La vigilia della commemorazione in ricordo della morte di Ettore Muti, il gerarca fascista ucciso il 24 agosto 1943 a Fregene in circostanze mai del tutto chiarite, è ancora una volta segnata dalle polemiche. A innescarle, è stata la fittizia intitolazione proprio a Muti di una porzione della centralissima via di Roma, rivendicata da Forza Nuova, attraverso un cartello toponomastico creato ad hoc. «L’atto rivendicato da Forza Nuova è di inaudita gravità. Non si tratta di libera manifestazione del pensiero ma di apologia del fascismo», ha precisato l’avvocato ed ex parlamentare di ‘Possibile’ Andrea Maestri. «Da lunedì - ha annunciato Maestri - tutti i ravennati che vorranno, potranno recarsi nel mio studio a sottoscrivere la denuncia per apologia del fascismo che mi accingo a predisporre in queste ore». Fn ha invece ribadito che «intitolare una via al gerarca Muti è dovere storico e morale» e che dunque presenterà formale richiesta in merito.
Intanto Anpi, Cigl, Cisl e Uil hanno inviato una lettera al sindaco ravennate Michele De Pascale per esprimere «preoccupazione considerato il clima nazionale sempre più propenso a riproporre il fascismo quale modello per il governo del Paese». Fn ha però confermato il corteo commemorativo di domani dalle 10.30 a ridosso del cimitero monumentale, là dove fino all’anno scorso, prima che la famiglia li trasferisse in gran segreto, erano tumulati i resti di Muti che a Ravenna era nato nel lontano 1902.