Ravenna, presi davanti a un compro oro col bottino del colpo di Piangipane

La polizia insospettita dal capannello davanti al negozio chiuso per l’ordinanza anti-Coronavirus. Tre denunciati: tutti fra i 15 e i 16 anni

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Ravenna, 27 marzo 2020 - A meno di 24 ore dal colpo, stavano in vana attesa davanti a un compro oro di Ravenna. Un negozio che, come tanti altri, è chiuso a causa dell’emergenza sanitaria. Inevitabile per la polizia notare quel crocchio di giovani in mezzo a una strada svuotata dai decreti ministeriali.

E quando gli agenti della Volante si sono avvicinati, qualcuno ha gettato un pacchettino dietro a una siepe: dentro c’era il bottino rapinato lunedì sera a una 85enne di Piangipane all’interno della sua abitazione.

Nei guai sono così finiti tre ragazzini tra i 15 e i 16 anni: hanno tutti cittadinanza italiana anche se provengono da famiglie di origine straniera; abitano tra la città e il forese. E in due casi, hanno precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Saranno le verifiche della squadra Mobile ora a stabilire se si tratta ‘solo’ di maldestri ricettatori (è l’accusa che viene loro mossa).

O se invece ci troviamo di fronte a balordi e spietati rapinatori. Perché il colpo di Piangipane poteva finire davvero male. La signora ha infatti riportato una emorragia cerebrale sub-cronica per una prognosi iniziale di venti giorni. Del resto è stata scaraventata a terra e spinta con la testa contro il pavimento per essere infine minacciata con un coltello recuperato da qualcuno della banda all’interno dell’abitazione: ‘Ti taglio il dito se non mi dai l’anello’, ha scandito il malvivente. E quell’anello figura tra il bottino recuperato dalla polizia così come qualche prezioso in oro, vari oggetti di bigiotteria, un paio di orologi e alcune monete.  

Secondo quanto finora ricostruito, i malviventi, forse tagliando per i campi, sono riusciti ad avvicinarsi a quella isolata casa colonica quando erano circa le 20.30. A quell’ora la donna, insegnante in pensione, stava guardando la televisione in sala. Mentre il marito, 83enne agricoltore pure lui in pensione, era già andato a letto. Ed è stata proprio la signora, forse credendo si potesse trattare di qualcuno che la stava portando la spesa, ad aprire la porta quando ha sentito alcuni rumori. I malviventi, tutti incappucciati, ne hanno approfittato per entrate e hanno iniziato a mettere a soqquadro la casa chiedendo alla 85enne dove fossero i soldi. Poi hanno notato l’anello al dito e hanno buttato la donna a terra. Per l’anziana, potevano essere almeno in otto. Di fatto quando il marito si è svegliato, sono scappati. Sul posto, oltre ai carabinieri di Godo e al 118, da Ravenna è arrivato anche il figlio della coppia.  

Nel tardo pomeriggio del giorno dopo, ecco davanti al compro-oro ravennate profilarsi quella che potrebbe essere la svolta nel caso. Tutte le carte relative alla denuncia a piede libero per ricettazione, sono già state inviate per competenza alla procura dei minorenni di Bologna. Gli accertamenti della Mobile, anche grazie agli elementi forniti dai carabinieri del nucleo Investigativo e della Compagnia di Ravenna, avranno da subito uno scopo preciso: capire se i tre ragazzini indagati, possano avere avuto o meno anche in ruolo in quanto accaduto dentro a quella casa di Piangipane.