"Con me persone affidabili Terme, bisogna offrire di più"

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"Se avessi tutti i voti che la gente mi ha promesso potrei diventare presidente del Senato". Giovanni Gallinucci, 38 anni, di professione autista di bus, candidato per Riolo nel cuore, lista civica vicina al centrodestra, guarda con ottimismo al voto.

Gallinucci, non essendo nuovo alla politica saprà che la presa del centrosinistra appare ben salda, non trova?

"Non lo nego. Di quella prima esperienza in consiglio comunale, vent’anni fa, ricordo però soprattutto le parole con cui io e Stefano Bertozzi tentammo di mettere in guardia rispetto al pericolo che Riolo Terme diventasse un paese dormitorio. Oggi temo purtroppo che la storia ci abbia dato ragione".

L’Appennino se la passa male un po’ ovunque in Italia: un sindaco può invertire la rotta?

"La mia è una lista fatta di persone affidabili, su cui i riolesi sanno di poter contare. Non siamo degli improvvisati. Detto questo, il Comune può indicare la rotta perché la città offra più attrattive. Mi riferisco ad esempio al settore termale: cos’abbiamo da proporre a un pubblico più giovane? Le possibilità per dare vita a una ‘città spa’, con saune, sale massaggi, più piscine, ci sono. Bisogna però che qualcuno dia l’abbrivio. Questo con tutto il rispetto per il settore curativo".

La candidatura è arrivata un po’ tardi.

"Abbiamo reso pubblici nome, logo e candidato sindaco con tempi lunghi, ne siamo consapevoli. Ma la politica locale deve cessare di guardare le scadenze elettorali per poi entrare in una fase di progressivo appiattimento, salvo poi risvegliarsi cinque anni dopo. Oggi a Riolo Terme vedo un gruppo di persone interessato a occuparsi della cosa pubblica di qui ai prossimi anni".

Ha parlato di turismo: oltre a quello termale su cosa investirebbe?

"Il ciclismo e le attività all’aria aperta sono su una buona strada, ma su qualche aspetto si può fare di più. Penso ad esempio ai mondiali di ciclismo 2020: una giornata memorabile che però merita di avere un’eredità più consistente. Perché non immaginiamo ad esempio di chiudere al traffico il circuito di via Gallisterna e di via Mazzolano per più weekend all’anno, consentendo a chiunque di cimentarsi su quelle strade?".

Il tema che sancirà il futuro della vallata del Senio coincide con la cava di Monte Tondo. Che posizione avete?

"Lo scenario B indicato dalla Regione (altri dieci anni di escavazioni nell’attuale perimetro, ndr) credo possa essere accettabile. Per riconvertire la fabbrica al trattamento del cartongesso riciclato occorrono investimenti importanti. La Regione deve convocare l’azienda e i comuni e trovare una soluzione".

Filippo Donati

(Continua)