"Con un’infermità Acer voleva sfrattarlo: ottenuta una proroga"

Acer voleva sfrattarlo ma la sua avvocata, anche alla luce della sua infermità, chiedeva una proroga per dargli il tempo di cercare un altro alloggio altrove. Un braccio di ferro risoltosi ieri mattina, giorno previsto per lo sfratto, con una piccola vittoria per l’uomo: potrà infatti restare nella casa per un mese, il tempo necessario a trasferirsi in un’altra abitazione che ha individuato e nella quale conta di poter andare a vivere a brevissimo.

Il protagonista della vicenda soffre purtroppo di un’infermità, per la quale è seguito dai servizi sanitari. Viveva con la madre fino a qualche mese fa, ma quest’ultima, intestataria dell’appartamento Acer, è stata ricoverata in una struttura. "Sembra che non abbia pagato l’affitto in questi mesi, ma soprattutto Acer sostiene che non abbia più diritto all’alloggio in quanto può permettersi un’abitazione – dice l’avvocata che lo segue, Simonetta Morgagni –. Lui sostiene che gli avvisi da parte di Acer venissero notificati alla mamma e che lui avesse saputo dello sfratto da pochissimo. Ciò che chiedevamo era semplicemente una proroga, per dargli il tempo di trovarsi un alloggio: non si può pretendere che una persona come lui vada a dormire in albergo. Ora speriamo che tutto si risolva per il meglio".