Ravenna, confiscati beni per 50 milioni al 're del vino'

L'operazione della Direzione investigativa antimafia: si tratta del 52enne imprenditore Vincenzo Secondo Melandri

Vincenzo Secondo Melandri, il 're del vino'

Vincenzo Secondo Melandri, il 're del vino'

Ravenna, 22 ottobre 2021 - La Direzione investigativa antimafia ha confiscato beni per oltre 50 milioni di euro ad un imprenditore ravennate di 52 anni operante nel settore vitivinicolo. Si tratta di Vincenzo Secondo Melandri, alias 'il re del vino'.

L'uomo era rimasto coinvolto nel 2012 nell'operazione "Baccus", coordinata dalla Dda di Bari, insieme con alcuni soggetti legati alla criminalità organizzata cerignolana, subendo la condanna dalla Corte di Appello del capoluogo pugliese a 4 anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ed a reati fiscali.

Inoltre, più di recente è stato condannato in primo grado a 9 anni e mezzo di reclusione per associazione per delinquere, riciclaggio e autoriciclaggio a conclusione delle indagini eseguite dalla Dia di Bologna, coordinate dalla Procura di Ravenna e sfociate nell'Operazione 'Malavigna'. Il provvedimento fa seguito al sequestro gia' operato dalla Dia nel 2020 in base al quale il Tribunale di Bologna aveva ritenuto sussistente, tra l'altro, la sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni nella disponibilita' dell'imprenditore e del suo nucleo familiare.

La misura interessa partecipazioni societarie e 9 compendi aziendali attivi nel settore vitivinicolo nella provincia di Ravenna, 74 beni immobili ubicati tra le province di Ravenna, Forli' e Brescia, 6 auto d'epoca e 3 rapporti bancari e assicurativi recanti disponibilità finanziarie di cui un conto corrente presso un istituto bancario di San Marino; quest'ultimo sara' oggetto di confisca a cura delle competenti autorita' sammarinesi d'intesa con l'autorita' giudiziaria bolognese cosi' come previsto dalla Convenzione di "amicizia e buon vicinato" del 1939.