
Su 13, cinque hanno abbandonato la seduta: tra questi Veniero Rosetti, al timone del consorzio da oltre 30 anni
Venerdì scorso il consiglio di amministrazione del Consar ha eletto come nuovo presidente Nakia Gardini, autotrasportatore forlivese titolare dell’azienda che porta il suo nome. La riunione, tuttavia, si è rivelata complessa, segnando una spaccatura interna: 5 dei 13 consiglieri hanno infatti abbandonato l’incontro, tra questi Veniero Rosetti, storico presidente del consorzio da oltre trent’anni. Va precisato che non si è trattato di dimissioni formali, che richiederebbero un atto ufficiale in quanto i membri del cda sono stati eletti dall’assemblea dei soci che si è tenuta sabato 24 maggio. Fino a ieri, infatti, nessuna comunicazione in questo senso era stata formalizzata. Inoltre, la coincidenza con il ponte festivo del 2 giugno ha ulteriormente complicato la possibilità di valutare gli sviluppi successivi, con Rosetti che annuncia una precisazione per i prossimi giorni.
Resta ora da capire come potrà essere ricomposta una frattura che preoccupa il mondo economico ravennate, perché il Consar rappresenta una realtà importante che ha contribuito allo sviluppo del territorio, ma anche quello sportivo. Infatti è proprietario dal 2022 (e sponsor dal 2018) della squadra di pallavolo maschile che, dopo undici stagioni in Superlega, milita oggi in Serie A2. Nato nel 1960, è uno dei due consorzi più grandi d’Italia, con 390 aziende associate, circa 750 camion operativi ogni giorno, più di 1.200 uomini e donne e un sistema di qualità certificato. Si occupa, tra gli altri, di logistica, trasporto merci conto terzi e container, trasporti eccezionali, internazionali e integrati gomma-rotaia, movimento terra e trasporto liquidi con cisterna. Il budget approvato per il 2025 indica una crescita del 5% sul 2024, anno in cui solo dall’autotrasporto i ricavi hanno raggiunto i 124 milioni con un utile prima delle tasse di 2,8 milioni, consentendo un premio una tantum ai dipendenti e un ristorno dell’1% sul fatturato ai soci, ha dichiarato nel dicembre scorso il direttore amministrativo e finanziario Marco Zuffi, come riportato dal nostro giornale. Il porto contribuisce al 18-20% del fatturato. Il resto deriva dal sistema industriale italiano ed europeo.
Maria Vittoria Venturelli