MARIA VITTORIA VENTURELLI
Cronaca

Consar, il mondo del porto sotto choc

Ravenna: regna l’incertezza dopo la mancata riconferma di Veniero Rosetti alla presidenza del consorzio

Il Consar, nato nel 1960, è uno dei principali consorzi di autotrasporto d’Italia, pilastro del sistema produttivo e logistico locale

Il Consar, nato nel 1960, è uno dei principali consorzi di autotrasporto d’Italia, pilastro del sistema produttivo e logistico locale

Ravenna, 4 giugno 2025 – La mancata riconferma di Veniero Rosetti alla presidenza del Consar, dopo oltre trent’anni alla guida del consorzio, ha suscitato sorpresa e preoccupazione tra gli operatori portuali, il mondo economico e quello sportivo. Il Consar, nato nel 1960, è uno dei due principali consorzi di autotrasporto d’Italia e rappresenta un pilastro del sistema produttivo e logistico del territorio con quasi 400 imprese associate e oltre 1.200 addetti, 124 milioni di ricavi nel 2024 solo dal comparto autotrasporto, utile ante imposte di 2,8 milioni, premi ai dipendenti e ristorni ai soci. Venerdì scorso, al termine di una riunione tesa, il consiglio di amministrazione ha eletto come nuovo presidente l’autotrasportatore forlivese Nakia Gardini.

Cinque dei tredici consiglieri – tra cui lo stesso Rosetti – hanno però abbandonato la seduta, segnando una netta frattura interna, ma nessuna dimissione formale è stata finora comunicata. Nel frattempo, in città si susseguono le reazioni. Il segretario provinciale Confartigianato Tiziano Samorè auspica una soluzione condivisa: “Come Confartigianato, osserviamo con attenzione la situazione che si è venuta a creare al Consar, una realtà storica e fondamentale per l’autotrasporto ravennate e per l’economia locale. Ci auguriamo che le parti trovino presto un’intesa costruttiva. La priorità ora è garantire continuità dei servizi e serenità alle imprese associate, che sono la spina dorsale del comparto”. Nel mondo del porto si parla apertamente di ‘shock’: “Il Consar è stato ed è tuttora uno dei punti di forza dello scalo. Spaventa che venga meno l’esperienza di Rosetti sulle tematiche portuali. Inoltre, c’è stupore per come è stata gestita questa transizione nei confronti di chi, per tre decenni, ha dato anima e corpo al consorzio. Per la comunità portuale, il futuro è un’incognita”.

Intanto, tra le fila degli storici collaboratori si registra preoccupazione. Meccanismi di questo tipo sono fragilissimi: “Non si mette alle porte chi per 30 anni ha gestito una macchina complessa come quella del Consar. Serviva un passaggio concordato, da manovrare con equilibrio e consenso”, commenta chi conosce la realtà consortile. “Tutto ruotava attorno a Rosetti: non basta ottenere un risultato numerico, serve chiarezza su obiettivi e strategia”. Anche il mondo dello sport guarda con attenzione agli sviluppi: il Consar, infatti, è proprietario dal 2022 (e sponsor dal 2018) della squadra di pallavolo maschile di Ravenna, oggi in A2 dopo undici anni di Superlega. La sponsorizzazione è stata recentemente rinnovata, ma il clima d’incertezza desta apprensione. Infine, un dato emerso dall’assemblea che ha eletto il nuovo consiglio direttivo: in seconda convocazione erano presenti 92 aziende su 377. Nei prossimi giorni, si attende una presa di posizione ufficiale da parte di Veniero Rosetti. Ma il nodo resta uno: come ricomporre la frattura e restituire al Consar la coesione necessaria per affrontare le sfide future.